SignIT, l’app che permette ai giovani di fare “graffiti virtuali” sui monumenti invece di imbrattarli

18/07/2023


È proprio in questi giorni che sono comparse ripetutamente sulla stampa notizie di turisti sorpresi a incidere nomi e date sulle vetuste pietre del Colosseo. In questi casi finiti sui giornali i trasgressori sono stati fortunatamente individuati e saranno doverosamente multati, ma purtroppo si sa bene che tanti altri sfregi al nostro patrimonio culturale passano impuniti.

Arriva a proposito allora SignIT, questa innovativa app con cui i turisti potranno “incidere virtualmente” le loro sigle su qualsiasi località. Un’idea geniale che abbina l’aspetto di valorizzazione turistica sostenibile a quello di educazione sociale e salvaguarda il patrimonio culturale del nostro Paese.

SignIT è un'applicazione per apparati mobili (come smartphone e tablet) con la quale sarà possibile realizzare nel proprio device un “graffito virtuale” quando ci si trova davanti a un monumento, un luogo d’arte, un punto turistico: e contemporaneamente sarà possibile geolocalizzarlo.

Una volta fatto, il “graffito virtuale” rimarrà nel metaverso: solo quando si giunge materialmente sul luogo dove in precedenza è stato creato il contenuto, sarà possibile anche ad altri vederlo sul proprio smartphone (esattamente come accade per i graffiti reali, ma in questo caso visualizzandoli appunto sul metaverso, non sul monumento).

Ulteriori logiche di profilazione utente consentiranno agli utilizzatori di SignIT di decidere anche a chi voler far vedere il contenuto generato, lasciando messaggi “personalizzati e riservati” solo ad una persona o ad un gruppo di amici, piuttosto che consentire a chiunque si trovi in quel luogo di vedere ciò che si è realizzato.

Stando a recenti indagini di Polizia, quasi il 50% di coloro che lasciano graffiti sui muri ha fra i 18 e i 25 anni, e solo il 5% ha più di 40 anni. Questo presuppone che SignIT possa ottenere la maggior diffusione fra giovani e giovanissimi, ovvero lo stesso target di “nativi digitali” che utilizza costantemente smartphone e social.

Tutto ciò con un doppio obiettivo: uno di carattere turistico, stimolandoli a fruire a loro modo e quindi a condividere le bellezze culturali del nostro Paese; e uno di evidente carattere educativo, spingendoli a trasformare pratiche invasive e dannose per i monumenti, in comportamenti virtuosi e facilmente condivisibili.

Il progetto SignIT è una creazione della cooperativa Eta Beta di Cervia (Ra), una piccola cooperativa nata a Cervia una dozzina d’anni fa, che il Ministero della Cultura ha ammesso a finanziamento nell’ambito del PNRR TOCC (Transizione Ecologica Organismi Culturali e Creativi), i cui esiti sono stati ufficializzati nei giorni scorsi.

Eta Beta da sempre cerca di dare vita ad idee e progetti innovativi nell’ambito del turismo, della cultura, della sostenibilità ambientale. Ne fanno parte, fra gli altri, Mauro Conficoni, da quarant’anni esperto di turismo e pioniere del turismo ambientale in Italia; e Guido Pasi, che in passato ha ricoperto per dieci anni l’incarico di Assessore al Turismo e al Commercio della Regione Emilia-Romagna.

Gli ideatori Conficoni e Pasi hanno detto: Desideriamo preparare la strada ai writers di domani, consentendogli di trovare in SignIT lo strumento giusto per poter dare sfogo al loro estro creativo, nel rispetto del patrimonio storico ed artistico del nostro splendido paese. ... SignIT è un nuovo format culturale e narrativo, efficace e divertente per chi lo usa e utile a chi gestisce un bene salvaguardandone l'integrità. In tal modo si incrementa la tutela del patrimonio con un evidente beneficio culturale e si genera un vantaggio economico insito nel risparmio dei costi di manutenzione e restauro. Si favoriscono inoltre l’educazione civica e la sensibilità sociale dei fruitori, e si incrementa il turismo sostenibile, innescando la voglia di lasciare un proprio “segno” nel luogo dove si è stati ... Ad oggi non esiste uno strumento in grado di fare ciò che SignIT si pone come obiettivo, una app che seguendo i trend culturali delle nuove generazioni intenda salvaguardare il patrimonio storico e culturale del paese. Uno strumento che può consentire l’apertura ad una nuova categoria di fruitori, caratterizzati dal desiderio di protagonismo e dalla vocazione creativa. Se fino ad oggi si lasciavano scritte sui muri o graffiti d’ora in poi si potrà lasciare una traccia virtuale, che verrà raccolta da chi arriva sul posto dove è stata creata. Semplice, divertente e smart.

Ugo Dell’Arciprete