Paola Varalli: Tira mòlla e messèda

05/06/2023


Dalla fine maggio, in contemporanea in formato cartaceo ed e-book, è disponibile il nuovo giallo Tira mòlla e messèda scritto dall’architetto Paola Varalli, nata in provincia di Varese, che vive tra Milano e il lago di Como.

Il giallo è edito da Todaro Editore, nella collana Impronte

Tira mòlla e messèda … che titolo bizzarro per un giallo: è questo il primo pensiero che viene alla mente quando si vede questo libro.

Tira mòlla e messèda, lo ricordiamo, è un’espressione dialettale milanese: il suo significato è “gira che ti rigira”, intendendo perdere tempo, girarci intorno.

Ed è proprio “girandoci intorno” che il virile gommista Mario e l’idraulico Pino, aiutati da Eddy, la buttafuori, e Viliam, il barista, risolveranno l’enigma di un’audiocassetta misteriosa e incomprensibile, recapitata in forma anonima.

A questo romanzo di 200 pagine fa da sfondo una Milano anni ’80, il quartiere del Borgh di Ortolan (zona Sarpi) e un bar sui generis, dove gli stravaganti investigatori si concedono innumerevoli “biciclette”, aperitivo d’antan, mentre cercano di fare chiarezza sugli eventi e salvare una persona in pericolo.

La loro zona di azione, che comprende via Piero della Francesca, via Canonica, Paolo Sarpi e dintorni, nell’Ottocento era tutta campagna. C’erano orti e cascine: si coltivava verdura e frutta: era un vero e proprio borgo, il Borgh di scigulatt, vale a dire dei coltivatori di cipolle poi rinominato, per estensione, Borgh di Ortolan.

L’idraulico Pino ed il gommista Marietto sguazzavano, dunque, in quell’area una volta verde e ora costellata di bar, ristoranti e pelletterie cinesi.

Ricordiamo che Paola Varalli ha già pubblicato tre gialli con Fratelli Frilli Editori, oltre ad una raccolta di racconti, e che ha partecipato a numerose antologie a tema.