Women for Oncology Italy: le protagoniste dell’oncologia presentano i loro nuovi progetti

10/04/2021


Nei giorni scorsi si è svolto un incontro virtuale, voluto da Women for Oncology - Italy, al quale hanno partecipato oltre 40 oncologhe, collegate da tutta Italia.

Precisiamo, in primo luogo, che per i prossimi tre anni il consiglio direttivo dell’associazione Women for Oncology-Italy, il network a sostegno delle professioniste dell’oncologia, è composto da Rossana Berardi, presidente, Ketta Lorusso, vice presidente, Fabiana Cecere, segretaria, e Nicla La Verde, tesoriera.

Women for Oncology Italy ha costituito dei gruppi regionali, così da poter coinvolgere ancora più capillarmente le donne oncologhe, grazie allo scambio di best practice ed all’analisi delle singole criticità, così non solo da trovare rapidamente delle soluzioni ma coinvolgere le Istituzioni locali e nazionali.

Secondo un’indagine promossa da Women for Oncology Italy quasi 7 intervistati su 10 ritengono che esista un gender gap delle donne rispetto agli uomini nella crescita professionale in oncologia. Si tratta di un problema particolarmente sentito dalle donne (80%) contro una minoranza del 35% tra gli uomini. Il 72% degli intervistati riporta commenti di natura sessista o discriminatoria. Nell’64% dei casi erano riferiti solo o prevalentemente alle donne. Praticamente nessun commento era rivolto solo agli uomini.

Una ricerca di W4O, presentata all’ESMO 2019, inoltre ha mostrato che le donne oncologhe solo nel 38% dei casi sono tra i primi autori nei lavori scientifici, a fronte del 62% di autori uomini.

Nei prossimi mesi sarà istituito un gruppo di giovani oncologhe che possano proporre le istanze delle giovani donne che si avvicinano o sono all’inizio della difficile professione di oncologhe.

Durante il meeting, la Presidente onoraria Marina Garassino, ha riferito dell’esperienza dell’Università di Chicago per la lotta al gender gap. Ha precisato che qesta Università, che da sempre, si batte contro il gender gap, ha anche costituito dei laboratori di genere per fare un ulteriore passo in avanti in questa difficile battaglia.

In Italia esiste una forte discriminazione di genere nelle carriere. I numeri parlano molto chiaro e sono stati presentati più volte, per cui non ci si può più nascondere. - ha sottolineato Marina Chiara Garassino, past President di W4O - Purtroppo per le donne in Italia non è sufficiente essere brave. Esistono stereotipi culturali che impediscono loro di realizzarsi pienamente e non esiste nessuna strategia da parte delle istituzioni perché i nostri figli vedano un mondo con meno disparità. D’altro canto le donne, oltre a mantenere alti i loro livello di competenza, devono vincere il loro senso di colpa per avere un lavoro soddisfacente e iniziare a pensare che si possa avere una famiglia ed essere realizzate professionalmente. Il mio capo qui a Chicago è una donna con quattro figli e un curriculum stellare e io ho due meravigliose figlie con me in America.

Durante il meeting è risultato evidente il lavoro portato avanti in questi anni da Women for Oncology - Italy per le professioniste dell’oncologia: in più occasioni, infatti, è stato riconosciuto come partecipare agli incontri periodici che si svolgono sia stato importante per la crescita professionale, anche grazie ai legami che si sono creati.

Le novità emerse da questo ultimo incontro, che spaziano dal locale all’internazionale, saranno un’ulteriore spinta per consolidarsi e crescersi per il futuro dell’oncologia femminile italiana.

Rossana Berardi, Presidente di W4O Italy, ha dichiarato: La pandemia ha chiaramente dimostrato come vi siano variabilità regionali nell’organizzazione sanitaria e come queste possano ripercuotersi sui professionisti, in particolare sulle donne. Proprio per poter agire più capillarmente sul territorio per poter conoscere e risolvere le criticità presenti è nostra intenzione creare dei gruppi di oncologhe attive a livello regionale. - ha aggiunto Rossana Berardi - Un’altra esigenza particolarmente sentita è quella di formare e favorire relazioni e crescita professionale delle colleghe all’inizio del loro percorso di carriera e per questo creeremo un gruppo di giovani che possano intercettare i bisogni specifici al fine di poterle aiutare. - ha sottolineato Rossana Berardi - L’obiettivo che ci poniamo con W4Oè di dare alle colleghe una consapevolezza più forte del proprio valore professionale e del proprio ruolo, sia in corsia che nella ricerca e aiutarle a trasmetterlo alla collettività. Da un lato, infatti, è evidente l’eredità culturale che penalizza le donne; dall’altro spesso non ci si sente adeguate, c’è quel tendere alla perfezione che dilata e sposta in avanti ogni traguardo. In altre parole, al gender gap si somma il confidence gap. È quindi necessario recuperare la coscienza di sé e W4O può aiutare in questo con una logica di rete. Procedere insieme accresce il concetto di sé, perché il mio problema, la mia difficoltà diventa quella di tutte. E si supera.