Il Memoria Festival diventa digitale

29/05/2020


Da venerdì 5 a domenica 7 giugno, per mantenere il distanziamento fisico, senza rinunciare alla vicinanza sociale, si svolgerà il Memoria Festival, promosso dal Consorzio per il Festival della Memoria di Mirandola, con la collaborazione della casa editrice Einaudi.

La chiave tematica distintiva del Festival, la memoria, sarà sviluppata seguendo il percorso alternativo del web, attraverso incontri e dialoghi trasmessi su Facebook e condivisi sugli altri canali social della manifestazione, cioè Instagram, Twitter e YouTube.

Il programma prevede dieci appuntamenti, dieci occasioni per riprendere il filo della narrazione, che, da cinque anni, il Memoria Festival sviluppa insieme ad ospiti e componenti del comitato scientifico.

In quei giorni l’attualità sarà messa in relazione con l’arte, letteraria, musicale e cinematografica, la scienza e l’antropologia, permettendo di guardare con occhi diversi e da diverse prospettive il difficile presente che stiamo attraversando a causa dell'emergenza sanitaria ed economica da Covid 19.

Venerdì, alle 18, la storica della letteratura Lina Bolzoni si concentrerà sull’idea di rinascita e rinnovamento e sulla funzione ispiratrice e catalizzatrice svolta, in tal senso, dalla lettura e dall’arte.

Successivamente, alle 19, il critico musicale Sandro Cappelletto ricorderà come Mozart affrontò per ben due volte la terribile esperienza dell’epidemia di vaiolo che afflisse l’Europa lungo tutto il XVIII secolo, per tornare con un secondo incontro, domenica alle 11, insieme alla pianista Mariangela Vacatello, per parlare di Beethoven e di come trasformò la sua sordità in una risorsa, continuando a comporre nonostante le difficoltà.

La giornata di sabato si aprirà con un incontro a tema scientifico: alle 11, il neuroscienziato Alberto Oliverio, insieme all’epistemologo Giuseppe O. Longo, proporranno un percorso scientifico tra i meandri della memoria, per capire il meccanismo e il significato della permanenza e decadenza dei ricordi, soprattutto nella nostra epoca digitale di iperconnessione. Dalla scienza alla letteratura, alle 18, il direttore editoriale di Einaudi Ernesto Franco accompagnerà alla scoperta del Sudamerica attraverso la rappresentazione offerta dalla letteratura, da Cortázar a Borges, in un viaggio insieme simbolico, reale, sognato ed avventuroso. Conclude il palinsesto, alle 19, il dialogo tra Gian Piero Brunetta, storico del cinema, e la scrittrice Antonia Arslan, di origini armene, che rifletteranno su una memoria a lungo rimossa, o negata, ripercorrendo la storia del genocidio di quel popolo e soffermandosi sulla forza del ricordo, e, quindi, della speranza, di fronte al pericoloso rischio dell’oblio.

Domenica, alle 16, sempre Gian Piero Brunetta farà rivivere l’esperienza dell’andare al cinema in tempi di emergenza attraverso un racconto scandito da episodi drammatici, ma anche divertenti, mentre, alle 17, Mariolina Venezia, scrittrice e sceneggiatrice, racconterà il personaggio di Imma Tataranni, il sostituto procuratore al centro dei suoi romanzi e della serie-tv che hanno ispirato. Il programma prosegue, poi, alle 18, con l’antropologo Marino Niola, che aiuterà ad esorcizzare le inquietudini legate a maschere e mascherine, diventate negli ultimi mesi simboli di malattia e lotta contro il contagio, ma, in realtà, portatrici di una storia plurimillenaria, per concludersi alle 19 con Rosella Postorino e Viola Ardone, che si confronteranno su come la scrittura e il romanzo diventino veicoli di emozione e di conoscenza, nonché ambasciatori di testimonianze salvate per le generazioni future.

La prossima edizione di Memoria Festival, quella autunnale, è prevista, sempre a Mirandola, per il prossimo ottobre.

Info: www.memoriafestival.it.