Istat: censimento permanente delle imprese

08/02/2020


Ieri, venerdì 7 febbraio a Milano, nella sede di Borsa Italiana, sono stati presentati i risultati del primo Censimento permanente delle imprese, realizzato fra il mese di maggio e quello di settembre 2019: è stato aggiornato il quadro sulla struttura e sulla competitività delle imprese e sono stati colti i cambiamenti del sistema produttivo nazionale.

I dati, riferiti al 2018, sono desunti dall’integrazione fra i registri statistici e le indagini economiche correnti, cui si aggiungono rilevazioni, dirette, mirate all’analisi di aspetti emergenti di grande rilevanza per la competitività, la sostenibilità sociale ed ambientale delle imprese, la crescita economica del Paese.

A differenza dei censimenti tradizionali, questo nuovo Censimento permanente delle imprese è di tipo campionario, mentre la restituzione dei dati ottenuti è di tipo censuario. La raccolta dei dati avviene solo ed esclusivamente attraverso un questionario online, riservato alle sole imprese campione, accessibile dal portale "Statistica & Imprese", il sistema di servizi statistici dedicato alle imprese e agli operatori economici. La rilevazione è svolta, per la prima volta, con cadenza triennale e non più decennale: le informazioni, quindi, sono continue e tempestive.

Il campione coinvolto, che cambia ogni tre anni, è di circa 280.000 imprese con 3 o più addetti, rappresentative di un universo di poco più di un milione di unità, corrispondenti al 24,0% delle imprese italiane, che producono, però, l’84,4% del valore aggiunto nazionale, impiegano il 76,7% degli addetti (12,7 milioni) e il 91,3% dei dipendenti, costituendo un segmento fondamentale del nostro sistema produttivo.

L’indagine si è svolta in una fase di radicale trasformazione delle statistiche censuarie condotte dall’Istat - popolazione, imprese, istituzioni pubbliche, non profit - caratterizzate dal passaggio da decennale ad annuale (per la popolazione), biennale (per le istituzioni pubbliche), triennale (per imprese e non profit). Queste cadenze più ravvicinate rispetto al passato consentono di raccogliere e rilasciare informazioni statistiche aggiornate, tempestive e complete dal punto di vista dei fenomeni osservati.

I due terzi delle imprese (821 mila, pari al 79,5% del totale) sono microimprese (con 3-9 addetti in organico), 187 mila (pari al 18,2%) sono di piccole dimensioni (10-49 addetti), mentre le medie (con 50-249 addetti) e le grandi imprese (con 250 addetti e oltre) rappresentano il 2,3% delle imprese osservate (24 mila unità), di cui 3 mila grandi. Più della metà delle imprese è attiva al Nord (il 29,2% nel Nord-ovest e il 23,4% nel Nord-est), il 21,4% al Centro e il 26,0% nel Mezzogiorno.

I risultati del Censimento permanente delle imprese sono disponibili secondo il settore di attività economica, fino alla quarta cifra della classificazione dei settori, per classe di addetti, per territorio, fino alla provincia, nonché secondo diverse combinazioni delle tre componenti (settore-dimensione aziendale-territorio).

Commentando i dati del Censimento permanente delle imprese, Fabio Pompei, amministratore delegato di Deloitte Italia, Grecia e Malta ha affermato: I dati illustrati ieri dimostrano che le aziende italiane, se disposte ad innovare nei settori strategici, hanno ottime prospettive di crescita e profitto. - ha continuato Pompei - Anche se sono spesso PMI, le aziende italiane producono beni o servizi difficilmente sostituibili e che, per questo, possono farsi largo anche in mercati esteri, dove l’appeal del made in Italy rimane forte. Dotate di una brand identity e di una reputazione di altissimo profilo (soprattutto nei settori trainanti del food, fashion e forniture, che da sole valgono un terzo del made in Italy), le aziende italiane, se disposte ad innovare nei settori strategici, hanno ottime prospettive di crescita e profitto. - Pompei ha, poi, aggiunto - Le PMI-possono liberare il proprio potenziale solo se accompagnate in questa fase delicata di transizione tecnologica. Una sfida in cui Deloitte in Italia è impegnata in prima linea con Impact for Italy, il progetto con cui il nostro con cui il nostro network vuole dare il proprio contributo come attore di cambiamento per il Paese. Deloitte infatti vuole mettersi al fianco di tutte queste realtà attraverso un consolidato approccio multidisciplinare e supportare il sistema economico verso uno sviluppo sostenibile. La chiave di volta sta nel riuscire a trovare l’equilibrio tra orientamento nel lungo periodo ed esigenze a breve termine per garantire il prolungato successo della propria organizzazione, ma anche per creare valore e competitività sui mercati sovranazionali.

Tutti i dati del Censimento permanente dele imprese 2019 sono accessibili attraverso il nuovo "Sistema di diffusione dedicato ai Censimenti permanenti".