Bayer: Il battito del cuore

26/10/2019


Martedì 22 ottobre, a Milano, presso lo spazio spazio BOU-TEK, è stata presentata la campagna “Il battito del cuore” e l’impegno, per il secondo anno, di Bayer, azienda globale con competenze chiave nei settori Salute e Agricoltura, i cui prodotti e servizi sono concepiti per migliorare la qualità della vita delle persone, e di Luca Carboni per promuovere la prevenzione cardiovascolare.

L’anno scorso ho vissuto un’esperienza straordinaria. - racconta l‘artista bolognese - Ho cantato un mio brano insieme a un coro di pazienti dell‘Associazione A.L.I.Ce Italia ODV, persone che avevano avuto infarti, ictus, e sofferto di varie problematiche. Quest’anno abbiamo pensato di coinvolgere i medici e il risultato è stato grandioso!.

Lo scorso giugno, infatti, Luca Carboni ha lanciato sui suoi social un appello per ricevere video-audizioni da parte di medici esperti in malattie cardiovascolari che sapessero suonare uno strumento: l’obiettivo era dar vita a una band che facesse volare alto il messaggio di prevenzione attraverso il linguaggio universale della musica.

Spiega Carboni: Sono arrivate tantissime candidature da parte di musicisti molto preparati.

La band si è formata (Alfonso De Cenzo, batteria - Raffaele Sabattini, piano e keyboards - Luigi Scarnato, sax tenore alto & EWI - Marcello Vaccarella, chitarra elettrica - Gianfranco Varano, chitarra elettrica) e l’alchimia tra i componenti è salita subito alle stelle: il risultato è una versione inedita di uno dei più grandi successi di Luca, “Ci vuole un fisico bestiale”, brano entrato nella storia della musica italiana.

Il videoclip dell’inedito è stato girato sul tetto dell’Ospedale Policlinico San Martino di Genova, in omaggio alle performance dei grandi della musica internazionale, dai Beatles agli U2.

La campagna “Il Battito del Cuore” anche quest’anno è realizzata con la collaborazione di, Società Italiana dell’Ipertensione Arteriosa (SIIA) e A.L.I.Ce. Italia onlus, Associazione per la Lotta all’Ictus cerebrale.

Le malattie cardiovascolari riducono la vita in quantità e qualità. Grazie anche all’attività della SIIA, ormai più del 60% degli ipertesi italiani è ben controllato dalla terapia, mentre è nettamente aumentata nella popolazione la consapevolezza del proprio livello pressorio. - osserva il professor Claudio Ferri, presidente della Società Italiana dell’Ipertensione Arteriosa - È quindi fondamentale applicarsi nella ricerca scientifica e nella divulgazione, sensibilizzando il sistema Paese alla prevenzione con campagne come questa.

Un testimonial famoso e amato come Luca Carboni può dare la giusta eco mediatica per diffondere un messaggio di prevenzione così importante, soprattutto a ridosso di un appuntamento fondamentale come la Giornata Mondiale contro l’Ictus che si celebra, come ogni anno, il 29 ottobre. - commenta Nicoletta Reale, presidente di A.L.I.Ce. Italia onlus, Associazione per la Lotta all’Ictus cerebrale - Anche il ruolo della musica non è una scelta casuale: basti pensare alla musicoterapia, strumento riabilitativo molto utile, a livello terapeutico e psicologico, come dimostra il nostro Coro degli Afasici.

Nordio Sandrin, General Medicine Head di Bayer aggiunge: Siamo di fronte a un’emergenza seria e importante: le malattie cardiovascolari, infatti, sono e rimangono la principale causa di mortalità in Italia e nel mondo. Nel nostro Paese più di 9 milioni di persone sono ad alto rischio di malattie cardiovascolari, ma circa la metà non è consapevole di esserlo. Occorre dunque sensibilizzare la popolazione sull’importanza della prevenzione per ridurre il rischio di questi disturbi e sottolineare la necessità dell’aderenza terapeutica, facendo riferimento al proprio medico di fiducia. Per questo, dopo il primo coinvolgimento dei pazienti, abbiamo voluto al nostro fianco i medici a cui è stata anche dedicata una sezione sul sito ilbattitodelcuore.it, con informazioni utili alla loro attività.

Il professor Claudio Ferri, presidente della Società Italiana dell’Ipertensione Arteriosa (SIIA) prosegue: È necessario fare controlli regolari dal proprio medico e, anche dopo la prescrizione della terapia, seguirla in modo corretto. Sembra un’ovvietà ma, secondo i dati AIFA sull’uso dei farmaci in Italia, c’è ancora molto da fare: un paziente su due interrompe il trattamento con antipertensivi già nei primi sei mesi di cura.

Conclude Luca Carboni: Il messaggio vuole arrivare al cuore di chi ascolta come il consiglio di un amico. È un invito a essere coscienti di tutti i segnali che riguardano la nostra salute, ascoltando noi stessi e affidandoci a chi può aiutarci.

Info: www.ilbattitodelcuore.it