Italian Export Forum: la tappa milanese

29/07/2019


Venerdì 26 luglio, a Milano, presso lo Spazio Campania, si è svolta la tappa milanese Italian Export Forum (IEF), il primo ed unico forum, itinerante, specificamente pensato per riunire il mondo dell’export italiano: uno strumento di confronto dinamico tra le imprese, gli operatori del settore e le istituzioni volto a favorire un vero e proprio eco-sistema focalizzato sull’export: dall’evento come punto di partenza ad un luogo di scambio virtuale attraverso una piattaforma dedicata, passando per l’Osservatorio permanente, come organismo operativo deputato alla rappresentanza delle istanze dei portatori di interesse presso il decisore pubblico.

La prima edizione dell’Italian Export Forum è stata un grande successo ed ha dimostrato che la formula relativa ad un evento tutto dedicato al Made in Italy all’estero, creato dalle imprese e per le imprese con il coinvolgimento di istituzioni e associazioni, è quella giusta. - ha detto Lorenzo Zurino, ideatore e presidente dell’Italian Export Forum, imprenditore campano attivo da oltre dieci anni nella distribuzione agroalimentare italiana d’eccellenza negli USA e premiato ad aprile scorso dalla NIAF, la più importante fondazione degli italo-americani, come miglior imprenditore, prima volta per un italiano under 35 - L’appuntamento di Milano, capitale economica del paese, è fondamentale per creare una stretta sinergia tra il Mezzogiorno, con le sue eccellenze e potenzialità, e la Lombardia, regione leader nell’export italiano con quasi il 27% del totale (Fonte: elaborazioni Osservatorio Economico Ministero Sviluppo Economico su dati Istat). - ha continuato Lorenzo Zurino - - Siamo pronti a portare la nostra formula fuori dall’Italia già l’anno prossimo e gli appuntamenti di New York, Doha e Sofia sono in programma grazie al convinto supporto della rete diplomatica italiana e dell’ambasciata Usa in Italia che hanno compreso in pieno l’importanza e la portata dello IEF.

Istituzioni, aziende, associazioni di categoria, realtà accademiche si sono confrontate per analizzare i temi più attuali legati alla presenza del Made in Italy all’estero; proporre soluzioni concrete rivolte ad aiutare le aziende italiane, in particolare le PMI, a sfruttare le proprie potenzialità e aprirsi a nuovi mercati in tutto il mondo.

Nel corso dell’evento milanese è stato anche lanciato l’inedito master intitolato “Export, Made in Italy e mercati internazionali”.

Per vincere sui mercati internazionali - ha detto Lorenzo Zurino - sono indispensabili condivisione di esperienze e professionalità, e il master opererà in questo senso.

Il progetto, che partirà il 21 febbraio 2020, è realizzato da IEF in collaborazione con la John Cabot University per mettere a disposizione di aziende ed istituzioni manager esperti nella promozione all’estero del Made in Italy.

Il master à nato - ha aggiunto Antonella Salvatore, Director John Cabot University - per valorizzare il Made in Italy mettendo insieme aspetti teorici con l’esperienza di chi fa export.

Il progetto, innovativo, dunque, è realizzato congiuntamente da un’istituzione accademica e da imprese e professionisti che, ogni giorno, lavorano sui mercati internazionali per creare e completare il profilo professionale dell'export manager, analizzando gli strumenti indispensabili del ruolo e le strategie di ingresso dei mercati esteri.

Nel corso dell’evento milanese hanno preso la parola anche Ernesto Lanzillo, Direttore Private Italia DELOITTE, Antonella Salvatore, Director John Cabot University, Ruben Razzante, Docente di Diritto della comunicazione per le imprese e i media presso l’ Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, Mario Vigo, Presidente Innovagri, Antonio Casillo, CEO ed export Manager di Entre Amis. I loro interventi sono stati moderati da Angela Maria Scullica, conduttrice Le Fonti TV.

Antonella Salvatore, Director della John Cabot University, ha sottolineato l’importanza di fare sistema tra mondo accademico e mondo imprenditoriale per far crescere il paese e messo in evidenza l’impegno costante della John Cabot nell’accorciare le distanze tra aula d’università e sistema imprenditoriale. Progetti come il master realizzato con lo IEF hanno lo scopo di creare competenze che portino i ragazzi a valorizzare il Made in Italy.

Ernesto Lanzillo - Direttore Private Italia DELOITTE ha posto l’accento sull’importanza per le PMI italiane di strutturarsi correttamente dal punto di vista organizzativo e delle competenze prima di sbarcare sui mercati esteri. Lanzillo ha anche citato alcuni dei limiti che frenano la crescita del Made in Italy come, ad esempio, il difficile accesso ai capitali, la mancanza di strutture giuridiche che permettano di sfruttare le proprie idee insieme a partner di progetto senza perderne facilmente la titolarità e la scarsa dimestichezza delle aziende con la finanza alternativa (business angels e crowdfunders) che ha inoltre subito limitazioni fino a qualche tempo fa.

Mario Vigo, imprenditore agricolo milanese e presidente Innovagri ha parlato dell’importanza del Made in Italy di qualità nel settore agricolo e di una corretta comunicazione delle caratteristiche dei nostri prodotti.

Antonio Casillo, CEO ed export manager dell’azienda di moda Entre Amis ha messo in evidenza quanto una corretta progettualità, una raffinata artigianalità, una organizzazione strutturata e decisioni ben ponderate siano determinanti per affermare un brand Made in Italy all’estero e ha affermato quanto sia importante la condivisione di esperienze tra imprese che affrontano i mercati internazionali. Casillo, inoltre, ha esortato gli imprenditori a fare sistema e a mettere insieme le forze per sfruttare le grandi potenzialità del Made in Italy.

Ruben Razzante: Docente di Diritto della comunicazione per le imprese e i media presso l’ Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano ha esortato le PMI a lavorare su scelte di lungo termine senza appiattirsi solo sui ritorni immediati, anche nell’ambito dei rapporti con le istituzioni. Razzante, inoltre, ha sottolineato le criticità relative alla formazione della classe dirigente in Italia e messo in evidenza la tendenza negativa del mondo accademico all’eccessiva diversificazione dell’offerta formativa perdendo di vista la formazione generale.

Ora lo IEF è pronto a girare il mondo per aiutare le aziende tricolori a proiettarsi sui mercati internazionali: dopo l’evento di Milano, infatti, nel 2020 lo IEF sarà a New York (gennaio), Doha (marzo), Sofia (settembre) per continuare a riunire imprenditori, istituzioni, mondo bancario, associazioni di categoria nel segno della promozione delle eccellenze Made in Italy, con un approccio il più possibile integrato.

Lo IEF gode del supporto di importanti realtà del mondo economico, della ricerca e del terzo settore quali: Deloitte, Nielsen, Edelman, John Cabot University, e la Lega del Filo d’Oro.