Importante successo della Campagna Nazionale di Prevenzione e Diagnosi della Retinopatia e Maculopatia Diabetica

25/03/2019


Dal 4 al 28 febbraio 2019, in tutta Italia, si è svolta la prima Campagna Nazionale di Prevenzione e Diagnosi della Retinopatia e Maculopatia Diabetica, organizzata dal Centro Ambrosiano Oftalmico (CAMO) e dall’Ospedale San Raffaele di Milano, con il patrocinio del Ministero della Salute, del Comune di Milano e della Società Oftalmologica Italiana (SOI).

La campagna ha informato e sensibilizzato la cittadinanza sulle complicanze oculari della malattia diabetica e sui rischi ad essa connessi. La retinopatia e la maculopatia diabetica, lo ribadiamo, rappresentano, infatti, le alterazioni microvascolari più comuni nei pazienti affetti da diabete mellito (DM)..

Su tutto il territorio nazionale, sono stati effettuati 2.200 screening gratuiti (56% uomini e 44% donne), oltre che dagli organizzatori, anche da 30 strutture oculistiche di eccellenza, di cui 8 in Lombardia, 4 in Puglia e Toscana, 3 in Campania, 2 in Piemonte. E poi Liguria, Veneto, Umbria, Marche, Lazio, Abruzzo, Molise, Sicilia e Sardegna.

Durante la campagna, dunque, sono stati effettuati 2.200 screening.Il criterio di inclusione per partecipare era la diagnosi di diabete: Tipo I, Tipo II, gestazionale e altro, invece il criterio di esclusione la diagnosi pregressa di retino o maculopatia diabetica. Il campione è risultato equamente distribuito tra uomini e donne (rispettivamente 56% e 44%), con le seguenti fasce di età: 24% superiore ai 70 anni; 20% inferiore ai 50 anni¸ 27% tra i 50 e i 60 anni; 29% tra i 60 ed i 70 anni.

Il 10 % dei partecipanti allo screening aveva ricevuto diagnosi di diabete da meno di 1 anno, il 25% da meno di 5 anni, il 21% da 5 a 10 anni e il 44% sapeva di essere diabetico da più di 10 anni.

Il diabete di II tipo è il più frequente e anche nel nostro campione rappresenta l’incidenza maggiore, il 69%.

I pazienti hanno riportato di controllare la glicemia attraverso le seguenti modalità: 35% con insulina; 17% senza terapia ma con una corretta alimentazione e regolare attività fisica; 48% con farmaci assunti per via orale.

Dal questionario redatto dai pazienti, prima di sottoporsi agli screening, è emerso che l’ultima misurazione dell’emoglobina glicata è stata effettuata: per il 49% negli ultimi 3 mesi; per il 26% tra 3 e 6 mesi; per il 14% entro 12 mesi; per l’11% oltre 12 mesi.

Se per quanto concerne il controllo delle concentrazioni ematiche della glicemia i pazienti si sottopongono a frequenti controlli non si può dire altrettanto per l’esame del fondo oculare; in effetti il 17% non si è mai sottoposto a visite oculistiche, mentre l’8% aveva effettuato l’ultimo controllo più di 4 anni fa.

Grazie alle Aziende CSO, Next Sight, Zeiss, Nidek, Topcon e Centervue ogni centro, qualora non ne fosse già in possesso, è stato dotato della più moderna tecnologia di OCT e di Fundus Camera. Con l’OCT è stata eseguita una scansione 3D della macula, mentre con la Fundus Camera sono state acquisite due immagini per occhio del fondo oculare: una centrata in macula e una centrata al nervo ottico; queste sono poi state analizzate da un sistema di Intelligenza Artificiale (I-A), EyeArt, sviluppato e prodotto dalla Società Eyenuk, Inc. di Los Angeles, California. Il sistema di I-A, si avvale di una tecnologia di avanguardia per la lettura, l’interpretazione e la refertazione delle immagini del fondo oculare di pazienti diabetici. Il software EyeArt completamente automatizzato e basato su cloud per lo screening della retinopatia diabetica ha marchio CEIIa certified e approvato dalla Canadian Health Authority risponde agli standard and HIPAA e GDPR. La tecnologia è attualmente utilizzata commercialmente in Europa e come dispositivo sperimentale presso prestigiose cliniche oculistiche negli Stati Uniti.

Il Dottor Lucio Buratto e il Professor Francesco Bandello sono i primi ad aver diffuso la conoscenza di questo software in Italia: Il dispositivo, infatti, per la prima volta, è stato utilizzato nel nostro paese per una Campagna di Prevenzione e Diagnosi della Maculopatia e retinopatia Diabetica.

Durante i 2200 screening Eye-Art ha rilevato, nel 15% del totale dei pazienti visitati, la presenza di alterazioni retiniche riconducibili a retinopatia diabetica (essudati, emorragie, ecc.), sulla base dell’analisi di immagini acquisite, in miosi, con fundus camera precedentemente collegate al sistema di raccolta immagini centralizzato. A questi pazienti e ai 374 dei quali, per via della presenza di cataratta, non è stato possibile analizzare le immagini retiniche, è stato consigliato di eseguire una visita oculistica completa con dilatazione pupillare da eseguire presso il loro oculista di fiducia.

La retinopatia diabetica non proliferante (NPDR), caratterizzata dalla presenza di microaneurismi, emorragie, essudati e trombosi rappresenta il primo e meno aggressivo stadio malattia, la complicanza più grave è invece l'edema maculare.

Durante gli screening questa complicanza è stata indagata grazie a una scansione 3D della macula eseguita con OCT (Tomografia a Coerenza Ottica).

Il 6% dei pazienti presentava edema maculare mai diagnosticato precedentemente. A questi pazienti è stato consigliato di effettuare un esame fluorangiografico per meglio determinare una eventuale terapia.

Anche questa campagna, inoltre, ha confermato che i programmi di screening hanno un forte impatto sociale: la diagnosi precoce e gli eventuali trattamenti per la retinopatia diabetica, infatti, consentono di ridurre in maniera significativa le gravi complicanze visive e i casi di ricovero.

La campagna ha portato dei grandi benefici ai pazienti: ha informato e sensibilizzato la popolazione, infatti, su patologie oculari, che se diagnosticate e curate tempestivamente, possono notevolmente migliorare la qualità visiva e di vita delle persone affette da diabete.

La campagna, inoltre, ha aiutato le aziende a far conoscere i loro prodotti agli oculisti, che hanno avuto la possibilità, per tutto il mese degli screening, di testare durante la pratica clinica strumentazioni all’avanguardia nel campo dell’oftalmologia.

Il sistema di intelligenza artificiale, Eye-Art semplifica, infine, notevolmente le procedure di screening permettendo di visitare un numero molto consistente di pazienti.