Lugano, Museo d’arte della Svizzera italiano: una mostra su Magritte

29/09/2018


Fino al prossimo 6 gennaio 2019, il Museo d’arte della Svizzera italiana propone la mostra Magritte. La Ligne de vie, rendendo, così omaggio al maestro belga del surrealismo con una selezione di opere che ne ripercorrono tutta la carriera, dagli esordi fino ai più celebri dipinti della maturità.

Il percorso espositivo, curato da Xavier Canonne e Julie Waseige e composto da una novantina di opere, permette ai visitatori di comprendere l’origine e le fonti d’ispirazione dell’opera di un artista capace, come pochi altri, di suggestionare il pubblico.

Ideale filo conduttore della mostra è la conferenza che René Magritte tenne il 20 novembre 1938 al Musée Royal des Beaux-Arts d'Anversa, intitolata La Ligne de vie (La linea della vita): attraverso una serie di immagini ed esempi, in tale occasione, parlando di André Breton e dei surrealisti belgi, suoi compagni di strada, Magritte delineò la genesi della sua arte ed illustrò i principi che gli avevano permesso di trasformare oggetti quotidiani in qualcosa di sconvolgente.

Il percorso espositivo prende inizio dalle creazioni dei primi anni Venti, sperimentazioni, in alcuni casi lontane dai dipinti più conosciuti del maestro belga. Alcune opere in mostra, raramente presentate al pubblico, evidenziano, poi, l’infatuazione giovanile di Magritte per il futurismo italiano: in esse traspare il desiderio di Magritte di contraddire le prassi borghesi e le convenzioni artistiche. L’esposizione del MASI presenta anche una selezione di lavori successivi alla conferenza del 1938, che mettono in evidenza come l’approccio artistico, illustrato da Magritte in tale occasione, costituì il fondamento di tutta la sua carriera creativa.

Il percorso espositivo documenta, anche i periodi “Renoir”, durante il quale impiega una tecnica ispirata all’impressionismo, e “vache”, ovvero brutto: una serie di opere realizzate nel 1948 con colori sgargianti e pennellate molto libere che fanno ironicamente il verso al fauvismo.

Completano l’esposizione documenti, fotografie ed una serie di affiches che illustrano l’aspetto commerciale dell’opera dell’artista. Sono proiettati anche i film da lui realizzati alla fine degli anni Cinquanta.

La mostra, realizzata con il sostegno della Fondazione Magritte, si sposterà al nuovo Amos Rex di Helsinki nel corso del 2019.

Accompagna la mostra un catalogo, edito da Skira e pubblicato in italiano, inglese e francese con le immagini di tutte le opere esposte e i contributi dei curatori oltre alla testimonianza di Suzi Gablik e alla prima versione del testo de La Ligne de vie.

Oltre alle visite guidate gratuite, che si svolgono ogni domenica alle 13:00, sono previste, per tutta la durata della mostra, anche varie attività di mediazione culturale che favoriscono la fruizione da parte del pubblico e trasformano la visita in un’esperienza arricchente ed emozionante.

Info, programma espositivo: www.edu.luganolac.ch.