La Piadina Romagnola patrimonio dell’Unesco

22/02/2018


Il Consorzio di Promozione e Tutela della Piadina Romagnola, costituito nel 2011, ha accolto con favore la proposta avanzata dal Ministro Franceschini di inserire la Piadina Romagnola fra i beni protetti dall’Unesco.

Accogliamo con favore la candidatura della Piadina Romagnola a patrimonio dell’Unesco, avanzata alcuni giorni fa a Riccione dal Ministro della Cultura Dario Franceschini. - ha dichiarato Alfio Biagini, Presidente del Consorzio di Promozione e Tutela della Piadina Romagnola - Sin da subito ci rendiamo disponibili per promuovere l’iniziativa e sostenerla nelle sedi istituzionali competenti.

La Piadina Romagnola, infatti, non è solo un prodotto da gustare, ma è qualcosa di più: è intimamente legata al territorio, alla sua cultura, alle tradizioni, alla manualità, ai prodotti e alla storia.

La Piadina Romagnola è un patrimonio che identifica la Romagna nel mondo, e, proprio per questo, deve essere salvaguardato. Il primo passo, in questa direzione ed anche a tutela dagli innumerevoli casi di contraffazione, è stato l’ottenimento, nel novembre 2014, della certificazione IGP (indicazione geografica protetta): la Piadina Romagnola/Piada Romagnola, anche nella variante alla Riminese, quindi, è solo quella prodotta, secondo il disciplinare, e confezionata esclusivamente nel suo luogo di origine, la Romagna.

Il riconoscimento di patrimonio dell’Umanità, ora, sarebbe un ulteriore salto in avanti, testimonianza di indiscutibile patrimonio culturale, così come è già avvenuto nel caso della pizza.

La Piadina Romagnola, considerata l’ambasciatrice della Romagna nel mondo, è un “cibo di strada”, che, grazie al suo prezzo contenuto e alla varietà degli abbinamenti, cattura gli amanti della buona tavola: è il prodotto più ricercato in Italia su Google e, secondo un’indagine, è il cibo di strada per eccellenza, preferita dall’81% degli intervistati.