Fino a sabato 29 ottobre 2011, nell’atrio, terzo piano, al Palazzo di Giustizia di Milano 24 pannelli e un film-documentario raccontano in maniera lucida ed analitica uno dei momenti più drammatici dell’avvocatura italiana.

Nel 1976 inizia il processo alle Brigate Rosse: per la prima volta gli imputati rifiutano la difesa. L’Avv. Fulvio Croce, nonostante le minacce di morte, assume l’incarico di difensore d’ufficio per consentire l’esercizio di un diritto irrinunciabile nel processo penale. Il 28 aprile 1977 Fulvio Croce sta per rientrare nel suo studio, quando si sente chiamare “avvocato” e viene raggiunto da cinque colpi di pistola. Dopo qualche giorno i colleghi, in memoria del loro presidente, difendono ed onorano la loro dignità di avvocati e cittadini, accettando la difesa degli imputati e permettendo così il regolare svolgimento del processo.

Dopo Genova, Alessandria, Trani, Ivrea, Castelnuovo Nigra e Roma la mostra arriva a Milano, città che non può e non deve dimenticare il sacrificio di un grande uomo, esempio etico soprattutto per i più giovani. La memoria è principio fondante di ogni civiltà e spetta a ciascuno di noi il compito inderogabile di far rispettare tale valore.

La Mostra è stata introdotta dal Convegno I processi di Torino e di Milano alle BR: avvocati e magistrati in difesa della legalità”, al quale hanno partecipato oltre 800 persone e nel corso del quale è stato proiettato il film documentario Avvocato! Il Processo di Torino al nucleo storico delle Brigate Rosse – realizzato da Alessandro Melano (autore) e Marino Bronzino (regista) – che ricostruisce in maniera lucida e analitica, attraverso documenti dell’epoca e interviste inedite, uno dei momenti più cupi e drammatici della storia del nostro Paese e dell’Avvocatura italiana.

Le parole dei relatori del Convegno, ma anche le immagini e la narrazione del film-documentario che abbiamo visto e della Mostra inaugurata oggi – ha dichiarato il Presidente dell’Ordine degli Avvocati di Milano, Paolo Giuggioli – ci indicano con chiara evidenza l’importanza di mantenere viva la memoria dei fatti che hanno sconvolto il nostro Paese tra gli anni settanta e gli anni ottanta. Vicende che, forse oggi sembrano così lontane, soprattutto per i più giovani che non le hanno vissute e magari non hanno potuto capirne appieno la gravità. Sappiamo tuttavia quanto il periodo del terrorismo politico abbia inciso in profondità nella vita di tutti noi e quali drammatiche conseguenze avrebbe prodotto se non si fosse riusciti a respingere i violenti attacchi portati alle istituzioni e ai cittadini e, soprattutto, se non si fosse riusciti a sconfessare le idee che si annidavano nella lucida follia dei responsabili di tali attacchi. I cinque colpi di pistola che raggiunsero Fulvio Croce al grido di “Avvocato!” – prosegue il Presidente – “ebbero il sorprendente effetto di <<smuovere>> le coscienze di molti avvocati del foro torinese e di convincerli a vincere l’umanissima paura che pareva aver preso il sopravvento e a esercitare e onorare fino in fondo, anche a scapito della propria vita, il mandato che Croce accettò, ben consapevole dei pericoli cui sarebbe andato incontro. Il sacrificio di Fulvio Croce e gli eventi che seguirono al suo omicidio costituiscono oggi come allora un momento alto per l’avvocatura torinese e, di riflesso, per l’avvocatura italiana intera.

Per assistere alla proiezione del film-documentario Avvocato! Il processo di Torino al nucleo storico delle Brigate Rosse” occorre contattare la segreteria dell’ordine allo 0254929233/41 oppure all’indirizzo e-mail: consiglio@ordineavvocatimilano.it.