Lugano: le opere di Paul Signac

05/09/2016


Da ieri 4 settembre fino al prossimo 8 gennaio 2017 il Museo d’arte della Svizzera italiana (MASILugano) apre la nuova stagione museale, ad un anno dalla sua inaugurazione, con una grande mostra dedicata a Paul Signac (1863-1935): oltre centoquaranta opere - dipinti, disegni, acquerelli ed incisioni - provenienti da una eccezionale collezione privata - illustrano la carriera di uno dei massimi protagonisti dell’arte di fine Ottocento.

La mostra” Paul Signac. Riflessi sull’acqua”, posta sotto l’alto patronato di Sua Eccellenza, Signor René Roudaut, Ambasciatore di Francia in Svizzera, è stata realizzata da Marina Ferretti Bocquillon, direttore scientifico del Musée des impressionnismes di Giverny e corresponsabile degli Archives Signac, ed è stata organizzata in collaborazione con la Fondation de l’Hermitage di Losanna.

Attraverso un percorso cronologico e tematico, la mostra rivela le molteplici sfaccettature di un uomo innamorato della natura, del colore e del mare.

Le opere esposte documentano le diverse fasi dell’evoluzione artistica di Paul Signac: dai primi dipinti impressionisti fino agli ultimi acquerelli della serie dei Ports de France (Porti di Francia), passando per gli anni eroici del neoimpressionismo, il fulgore di Saint-Tropez, le immagini scintillanti di Venezia, Rotterdam e Costantinopoli. Alla foga impressionista degli esordi si contrappongono, così, le limpide policromie del divisionismo, il giapponismo audace degli acquerelli contrasta con la libertà dei fogli dipinti en plein air, mentre i grandi disegni preparatori a inchiostro di china acquerellato rivelano i segreti di composizioni serene, a lungo meditate in studio. L’acquerello diventerà la tecnica prediletta da Signac, accompagnandolo nei suoi molteplici viaggi e permettendogli di lavorare all’aperto, apportando un senso di leggerezza e freschezza alle sue opere. La mostra illustra, molto bene, il rapporto privilegiato dell’artista con questa tecnica attraverso gli anni fino al suo ultimo grande progetto realizzato tra il 1929 e il 1931 dal titolo Ports de France, esplorazione itinerante che ha coronato la sua carriera di acquerellista.

La mostra è accompagnata dalla pubblicazione “Signac. Riflessi sull’acqua” edita da Skira, che presenta immagini a colori delle opere esposte, testi critici di Marina Ferretti Bocquillon, curatrice della mostra, e una prefazione firmata dalla curatrice insieme a Sylvie Wuhrmann, direttrice della Fondation de l’Hermitage di Losanna, e Marco Franciolli, direttore del Museo d’arte della Svizzera italiana.

Info, visite guidate, programma delle attività di mediazione culturale: info@masilugano.ch - www.masilugano.ch.

Giovanni Scotti