Il Teatro degli Arcimboldi avrà l’onore di ospitare un evento imperdibile per il mondo della danza con l’esibizione della compagnia di danza popolare del celebre coreografo russo Igor Moiseev. L’evento è ancor più unico perché l’Igor Moiseev Ballet è assente dal nostro paese dal 2005 e da Milano in particolare dal 1994. Nel passato la compagnia fu anche ospite del Teatro alla Scala (nel 1962 e nel 1969) dove un pubblico in visibilio ne accolse gli artisti tributando loro enorme successo. Un entusiasta Dino Buzzati scrisse: Ci sono state esattamente novantun salve di applausi, di cui quarantaquattro nella prima parte dello spettacolo e quarantasette nella seconda... Un fenomeno simile alla Scala non me lo ricordo. Neppure la Callas si è mai beccata tanti battimani ... E, per spiegare questo successo, aggiunse: Nei balletti di Moiseev c'è dentro un'allegria, un entusiasmo, una salute, una serenità, un gusto di volersi bene, soprattutto una trionfale giovinezza fisica e morale ...


L’Igor Moiseev Ballet nasce nel 1937 come prima compagnia professionale di danza folklorica del mondo. Il suo fondatore e direttore, Igor Moiseev, è stato uno dei maestri di ballo e coreografi più noti di Russia, insignito di vari titoli e onorificenze (“Artista Emerito del Popolo Russo”, “Eroe dell’Emulazione Socialista”, “Premio Lenin”, “Ordine per i Meriti alla Patria” di I e III livello, “Premio Triumph” e più di trenta altre onorificenze in patria e all’estero).


Igor Moiseev è il simbolo di un’arte altamente professionale e al tempo stesso estremamente pura e appassionata.


Il repertorio della Compagnia conta più di 300 danze popolari, miniature coreografiche e balletti in un atto, quali Tzam, Danze Polovesiane (musica di A. Borodin), Una notte sul Monte Calvo (musica di M. Musorgskij), I Pattinatori (musica di J. Strauss), La Ballata Spagnola (musica di Pablo de Luna), Una sera in osteria, Suite di danze ebraiche “Family Joys”.


Un repertorio così vasto fa della Compagnia un vero e proprio teatro accademico di danze popolari, che porta sul palcoscenico la purezza, l’ottimismo, lo splendore, la forza e la sua solare visione della vita. La missione della Compagnia è quella di avvicinare i popoli attraverso l’autenticità e l’apertura reciproca.


Nel 1943, per la prima volta al mondo, Igor Moiseev fonda una scuola di danze popolari con lo scopo di mostrare i vari stili folklorici. Partendo da un piccolo gruppo di giovani artisti entusiasti dell’iniziativa, Igor Moiseev riunisce un consistente numero di interpreti di grande cultura artistica. A partire dal 1937, Igor Moiseev è riuscito a creare un qualcosa di simile a un’enciclopedia vivente della danza popolare.


Fin dal 1937, si esibisce regolarmente in diversi Paesi del mondo riscuotendo ovunque un trionfale successo e ponendosi come il primo ensemble artistico che rappresenta la cultura russa nel mondo. Nel 1945 l’Igor Moiseev Ballet intraprende una tournée in Finlandia, Austria, Bulgaria, Cecoslovacchia, Jugoslavia, Polonia e Ungheria. Nel 1967, poi, la Compagnia cambia nome, trasformandosi in una Compagnia di Danza Accademica. Da sempre, Igor Moiseev è profondamente innamorato del folklore e dalla danza folklorica. Viaggiando a piedi e a cavallo nel Pamir, nel Caucaso e negli Urali, Moiseev si convince di dover dare alla danza folklorica nuova vita sul palcoscenico in accordo con le esigenze del teatro (Questa convinzione è tutt’ora confermata dalla sua attività pratica con il Teatro del Folklore e con l’ All Union Festival di danza folk lorica) e avverte inoltre la necessità di avere a disposizione una compagnia capace di emulare la natura del folklore con mezzi teatrali, così, il 10 febbraio 1937, iniziano le prove della prima Compagnia professionale di danza folklorica del paese. Ma sorgono delle controversie intorno all’iniziativa di Moiseev. Particolarmente indignati sono i "teorici", i quali sottolineano l’importanza di un folklore etnograficamente puro e che vogliono preservare le danze folkloriche nelle loro forme originarie. Moiseev, da parte sua, difende il principio dell’azione teatrale, l’azione nella danza e attraverso la danza che, secondo lui, apre prospettive illimitate. È un sognatore? No, agisce pensando al futuro; fa affidamento su coloro che la pensano come lui, ovvero i suoi ballerini. Molti di loro provengono prevalentemente da villaggi, altri hanno avuto una formazione di balletto classico: la spontaneità del folklore e la rigidità accademica vengono fuse in un unico stile di danza: il famoso stile di Moiseev. Prima di Moiseev, non esistono delle esperienze simili e non esiste neanche una tradizione in tal senso; tutto deve essere creato per la prima volta. E, lavorando sodo, la Compagnia riesce a “mettere in danza” l’idea di Moiseev del Teatro della Danza. Moiseev è immensamente grato a tutte le persone entusiaste che con gioia e senza timore lo seguono in verso questo sconosciuto futuro. Dopo il primo spettacolo, intitolato Le danze dei popoli dell’URSS (1937-38), la Compagnia cerca di sviluppare delle rappresentazioni più mature con trame e personaggi ben definiti. Ma tale progetto viene sospeso dalla guerra. Accantonato, ma non annullato: con incredibili sforzi la Compagnia riesce a sopravvivere, a sviluppare la sua professionalità e a continuare a studiare il folklore per le sue future rappresentazioni.