Nell’anno che le Nazioni Unite hanno dedicato alla Biodiversità, UTET, la storica casa editrice torinese, ha presentato il 9 settembre nella milanese Villa Necchi Campiglio, la Casa Museo del FAI, un importante progetto per la diffusione della cultura dell’ambiente in Italia: ECOSPHERA. L’Opera, diretta da Niles Eldredge e Telmo Pievani con i contributi di 250 autori della comunità scientifica internazionale, è composta da sei volumi (4 tematici e 2 dizionari), corredati da un portfolio, e da una mostra fotografica itinerante di forte impatto emozionale, realizzata in collaborazione con l’Agenzia Contrasto. Ospite d’eccezione Norman Myers, uno dei più grandi studiosi al mondo di biodiversità, autore del saggio di apetura dell’Opera. Fedele alla propria tradizione e missione di Editore dedito all’ideazione e realizzazione di progetti culturali di ampio respiro, UTET – dichiara l’Amministratore delegato Gian Luca Pulvirenti – con quest’opera intende fornire al pubblico, anche dei non specialisti, gli strumenti più aggiornati per comprendere le sfide planetarie oggi poste in essere dal rapporto fra uomo e ambiente, ricorrendo alle competenze più autorevoli e avanzate a livello internazionale.


L’intenzione dell’Editore è proprio quella di contribuire allo sviluppo di conoscenze in ambito scientifico e ambientale che, consentendo di assumere nuovi e diversi comportamenti, possano influire positivamente sulla vita e sul futuro delle nuove generazioni.


ECOSPHERA è un’Opera interdisciplinare decisamente schierata a difesa dell’ambiente, nella consapevolezza che l’umanità è ad un punto di svolta effettivo e urgente. Un’opera che riflette le posizioni della maggioranza della comunità scientifica internazionale, che con le sue ricerche e riflessioni ci aiuta a comprendere a fondo, dalle radici più recondite, i problemi reali dell’ambiente in cui viviamo e ci offre gli strumenti per cercare di risolverli senza pregiudizi ideologici. Un’Opera quindi che, facendo il punto degli studi sul rapporto tra l’uomo e l’ambiente e sul possibile futuro della Terra, ha l’ambizione di sviluppare in tutti i lettori un’autentica cultura dell’ambiente.


Linea guida dell’Opera è un approccio che si può definire di “ambientalismo scientifico”, ovvero una forte sensibilità alle tematiche ambientali che si fonda su evidenze scientifiche verificabili, quantificabili e precise, che non tace i rischi ma non indulge a facili catastrofismi e che, evidenziando le crisi più pericolose, mette in luce anche le opportunità che si possono sfruttare, individuando priorità e soluzioni pragmatiche.


Per generare una così ambiziosa assunzione di responsabilità – dichiara Telmo Pievani, uno dei due direttori scientifici dell’Opera - sarà necessario agire a tutti i livelli, ma l’impressione è che il passaggio dalle dichiarazioni di intenti all’azione si realizzerà soltanto quando l’ecologismo sarà una priorità concreta per tutti, nella consapevolezza che la sfida ambientale, come anche la sfida della pace, non si affronta senza un massiccio investimento nella ricerca scientifica e tecnologica e senza una sostanziale redistribuzione delle ricchezze. Le esigenze della biosfera - quindi di tutti - passano infatti in secondo piano quando milioni di diseredati bussano alle porte del mondo ricco, quando altri miliardi stanno per raggiungere standard di sviluppo (e di consumi) pari o superiori a quelli occidentali, quando le potenze emergenti patteggiano senza troppi scrupoli il loro ingresso nel circolo dei grandi, quando di fronte a tutto ciò si preferiscono politiche di mantenimento del privilegio a breve termine.


La Direzione scientifica è stata affidata a Niles Eldredge, uno dei massimi esperti mondiali di evoluzione e biodiversità, paleontologo all’American Museum di New York, e a Telmo Pievani, studioso di evoluzione e docente di Filosofia della Scienza all’Università degli Studi di Milano Bicocca.

Per la realizzazione dei volumi di ECOSPHERA sono stati utilizzati materiali ecocompatibili. Le pagine sono stampate sulle pregiate carte ecologiche Tatami Evolution e Oikos delle cartiere Fedrigoni, che impiegano cellulosa proveniente da foreste gestite in modo ecosostenibile. Gli inchiostri utilizzano solventi a base vegetale. Le coperte sono plastificate con film biodegradabile. Le sovraccoperte sono realizzate in propilene completamente riciclabile.


ECOSPHERA parla anche attraverso scatti spettacolari dei grandi nomi della fotografia mondiale: fotografie d’autore, in aggiunta al già vastissimo apparato iconografico, sono state accuratamente selezionate per UTET dall’Agenzia Contrasto, la più importante agenzia fotografica italiana, con l’obiettivo di colpire visivamente ed emotivamente il lettore, perché non dimentichi mai in ogni frangente della sua vita quale responsabilità ognuno di noi ha nei confronti della comunità e di sé stesso.