eni T-card è la nuova carta dedicata agli studenti della creatività che permette di accedere liberamente, e senza un limite di accessi, per tutto l’anno
L’iniziativa eni T-card è stata promossa da Triennale di Milano con il sostegno di eni per coinvolgere studenti universitari e in particolare quegli studenti che si dedicano alla creatività.
Triennale di Milano ha sviluppato una nuova declinazione del progetto T-Friends rivolgendolo con maggiore forza agli studenti universitari e in particolare a quegli studenti che si dedicano allo studio e allo sviluppo della creatività nelle sue diverse forme.
Triennale è infatti convinta che il coinvolgimento di questa tipologia di studenti nelle attività della Fondazione costituisca un importante complemento formativo extracurriculare, nonché un’operazione fortemente orientata a una nuova visione del welfare come parte integrante della sua offerta culturale.
Questa convinzione ha trovato perfetta corrispondenza con le strategie di eni finalizzate alla promozione della creatività dei giovani e al sostegno della loro formazione. Così è maturatal’intenzione congiunta di sviluppare una eni T-card da donare a tutti gli “studenti della creatività” del triangolo metropolitano Torino - Milano - Verona che permetta loro di accedere liberamente, e senza un limite di accessi, a tutte le mostre di Triennale e al Triennale Design Museum per tutto l’anno 2013.
Per ottenere la eni T-card lo studente che appartiene alle università, accademie o scuole post diploma nell’elenco si può recare alla Triennale fino a domenica 30 marzo 2013, munito del libretto o del badge universitario e di un documento di identità, e ritirare il form di registrazione che, una volta compilato, gli permetterà di ricevere in pochi minuti la sua card (la tessera è strettamente nominale). La biglietteria di Triennale è aperta dal martedì alla domenica, dalle ore 10.30 alle ore 19.30 e il giovedì dalle 10.30 alle 22.00.
Gli ambiti disciplinari sono l’architettura, l’urbanistica, l’ingegneria, il design, la moda, il cinema, ma anche l’economia della cultura, la comunicazione, la grafica.