La collezione Stories Of Creation di debutto di Slow Stone è nata da una lastra di marmo grigio Saint Laurent meticolosamente scelta, che è stata oggetto non di meticolosa osservazione, ma anche di attenta interpretazione.
Dai toni marrone scuro e rame che richiamano la terra, questa pietra è caratterizzata da sfumature nere e grigie e venature bianche e irregolari che permettono ad ogni lastra di essere l’una differente dall’altra.
Grazie alle immagini che l’intreccio di sfumature e venature crea, è la pietra stessa che diventa fonte di ispirazione.
Una pietra in particolare ha rivelato il volto di un uomo bendato, la sagoma di una tartaruga e l’ala di un cherubino: da qui ha preso vita la collezione Stories of Creation che comprende la scultura Nommos, il tavolo Prometheus e la lampada Wings of Cherubim, che già dal nome stesso denotano un forte richiamo alla mitologia e alla creazione dell’uomo e dell’universo.
Oggi parliamo di Nommos e Prometheus
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Nommos - Se ad ispirare Prometheus è stata la figura di un volto umano, in Nommos la pietra rievoca l’immagine di una tartaruga, creatura anfibia e terrestre, spesso protagonista di miti e leggende. L’ispirazione non nasce più dalla mitologia greca, bensì dalle antiche tradizioni dei Dogon, popolazione originaria del Mali che venerava i cosiddetti Nommos, detti anche “maestri dell’acqua”, spiriti antropomorfi provenienti dal sistema della stella Sirio e stanziatisi sulla terra per vivere nelle acque del nostro pianeta.
Il nome Nommos, quindi, è un tributo a queste creature mitologiche che, come la tartaruga, si caratterizzano per il doppio legame con la terra e con l’acqua. Ed è proprio questo doppio legame ad essere raffigurato attraverso il complemento d’arredo Nommos in cui la sagoma di marmo rappresenta la tartaruga che risale dall’acqua verso la terra ferma. I piedistalli di forma esagonale, che richiamano il fenomeno naturale del Giants Causeway, circondano la struttura centrale e sono creati con materiali che richiamano alla mente i cinque elementi principali presenti in natura: così a terra, aria, fuoco, acqua ed etere corrispondono legno, vetro, ottone e marmo.
L'effetto all'interno degli elementi esagonali in metacrilato, che rappresentano l'aria e l'acqua, è stato creato a causa dei limiti dovuti a un lungo tempo di attesa per ottenere blocchi solidi di metacrilato colorato. L’artista e designer Samantha ha lavorato con lo specialista acrilico per creare l'illusione di blocchi solidi, con l'aggiunta di colla ottica inserita tra ogni strato per creare l'effetto di nuvole e acqua. Gli strati di metacrilato sono stati poi lucidati per creare un effetto di “trasformazione”; quando ci si muove intorno al pezzo, gli esagoni cambiano in base all’angolazione della luce. La difficoltà di ottenere i blocchi solidi di metacrilato ha consentito la creazione di qualcosa di più dinamico, e proprio come sulla Terra, sono questi elementi esagonali di aria e acqua che danno vita all'intero pezzo.
Nommos, in sintesi, è una scultura che può essere utilizzata come tavolo o come elemento decorativo assecondando l’immaginazione di chi la possiede, come un vero e proprio pezzo d’arte.
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Prometheus - Il tavolo Prometheus, il protagonista principale della collezione, propone l’immagine del volto di un uomo bendato, creata dall’intreccio di venature e sfumature della pietra: richiama, così, alla mente il viso di Prometeo, figura mitologica che ha sfidato gli dei per ridare il fuoco all’umanità ed è proprio l’imponente sagoma di questo volto incastonata nel marmo Saint Laurent, che rappresenta il punto di partenza del tavolo “Prometheus”. È la lastra di marmo stessa che racchiude in sè il volto di Prometeo, rimasta nascosta per secoli prima di essere scoperta per essere poi trasformata in un pezzo unico capace di coniugare le caratterisitiche di un complemento d’arredo con l’eleganza e la creatività dell’arte.La sagoma della testa di Prometeo è stata ricavata ritagliando una lastra di marmo Grey Saint Laurent e i dettagli del volto sono stati enfatizzati utilizzando la tecnica del getto d’acqua.Le foglie d’oro sono state poi utilizzate per ricreare la benda sugli occhi di Prometeo, a voler simboleggiare l’ essere accecato dal suo desiderio oltre che espressione del fuoco stesso. In fase di lavorazione e per conferire maggior intensità all’oro, questo viene sfregato per esaltare le venature bianche del marmo. Il piano del tavolo è in legno bruciato a simboleggiare ancora una volta il potere del fuoco necessario nell’antichità per ardere la legna, riscaldarsi e cucinare. L’utilizzo del bronzo brunito per creare la base del tavolo non è casuale ma è un ulteriore richiamo all’importanza del fuoco che viene utilizzato sin dall’antichità per forgiare e plasmare qualsiasi tipo di metallo. L'intera struttura poggia su gambe in metacrilato trasparente che conferiscono all’insieme un senso di leggerezza e evanescenza quasi a rappresentare il carattere etereo dei miti e delle leggende.
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