Il primo libro in uscita a maggio

Cinema Venturini di Gloriana Venturini

  Cultura e Spettacoli  

Gloriana Venturini, instancabile e poliedrica personalità di Buccinasco, ha ricostruito il passato della sua famiglia e, in particolare, di Don Evaristo Venturini, uomo di chiesa di Lugo di Romagna, un sacerdote fuori dagli schemi e dotato di genio imprenditoriale, gestore del Cinema Teatro Venturini.

Da sempre in casa mia si parlava della fortuna di don Evaristo e della sua vita sopra le righe. - scrive Gloriana Venturini - Ho voluto indagare e, dopo oltre tre anni di ricerca, sono riuscita a ricostruire gran parte delle vicende politiche, storiche e personali, vissute da questo personaggio.

Prima un racconto ed ora un libro “Cinema Venturini” su una storia vera, che parla di un prete, un cinema-teatro ed un paesino della Romagna nel periodo tra le due guerre mondiali. La vicenda si dipana tra Lugo e la Romagna, ma anche la Milano dei Navigli, dove una parte della famiglia si è trasferita.

Don Evaristo era un uomo amante del bello, con una donna al proprio fianco, circondato dal lusso e da tante proprietà, ma, soprattutto, aveva la passione per il cinema: nei primi anni 10 apre il Venturini, che, poi, chiuderà nei primi anni 90.

Don Evaristo è stato un’istituzione per tante persone della zona. - proseguenGloriana Ventuni - Io ho voluto capire cosa avesse rappresentato anche per loro, oltre che per la mia famiglia.

Gloriana ha, così, raccolto articoli di giornale, fotografie, atti notarili, ma soprattutto un'autentica corrispondenza epistolare, corredando il tutto con minuziose ricerche d'archivio ed approfondita documentazione storica: da una vecchia scatola, infatti, erano riemerse antiche lettere di famiglia che narrano la storia di due testamenti, di un'eredità sfumata, di una storia d'amore e dell'enorme patrimonio di un prozio sacerdote (tredici tenute agricole, un cinematografo, un teatro ...). L’intero libro, in particolare, parte da una corrispondenza tra don Evaristo e il fratello a Milano.

Questo scritto, insomma, risponde al desiderio di fare chiarezza sul testamento di don Evaristo, ma è anche un modo per indagare a fondo un uomo così particolare.

Volevo conoscere i vecchi fasti del Venturini e le vere ragioni di una vita vissuta sempre con intensità, cosa non sempre scontata per un uomo di chiesa. - scrive la Venturini - Ho analizzato tutte le carte e mi sono divertita molto, ora mi sento quasi un po’ orfana, dato che il lavoro è finito: sono stata a Lugo, a Ravenna, a Forlì, dove in tanti mi hanno aiutata, per passione, per simpatia, perché legati al Venturini. - conclude Gloriana Venturini - Il risultato è un libro corposo, a metà tra un saggio storico, un giallo e un romanzo: ho voluto dare voce più all’interiorità di don Evaristo, che sollevare scandali e riaprire vecchie questioni giudiziarie. Mi sono presa del tempo per me e per la mia storia. Ad oggi, so che questo tipo di percorso mi ha aiutata molto: dagli errori del passato si può imparare a costruire un futuro migliore, l’ho imparato dalla storia della mia famiglia e ho voluto scriverlo.

La storia privata ed i retroscena delle vicende ufficiali sono narrati in un carteggio parallelo, che l’autrice indirizza ad un nipote, con il quale dialoga ed al quale trasmette il valore degli affetti familiari e la persistenza della memoria.

Il romanzo, 500 pagine di appassionante storia dalla lunga gittata temporale (fine Ottocento - fine Novecento), è edito da L’Arcolaio, una piccola casa editrice, anche grazie alla serata di raccolta fondi per la pubblicazione avvenuta lo scorso 3 dicembre al Bem Viver di Corsico, quando sono stati letti estratti del libro, è stata suonata musica anni 30 e si è anche danzato.

Sabato 27 maggio, sempre al Bem Viver di Corsico, in via Vincenzo Monti 5, sarà ufficialmente presentato il libro, che è acquistabile nel sito della casa ed anche sulle librerie virtuali.

Info: www.editricelarcolaio.it

Giovanni Scotti

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