Giovedì 9 febbraio 2017, presso Sotheby’s a Palazzo Serbelloni in Corso Venezia 16 a Milano si è svolta la conferenza stampa di presentazione di Ornellaia 2014, Vendemmia d’Artista - L’Essenza ed è stata illustrata la ricerca sull’essenza dei prodotti Made in Italy di eccellenza, realizzata dal CENSIS.
Vendemmia d’Artista è il progetto, giunto alla sua 9° edizione, di Ornellaia, l’azienda vinicola di Bolgheri, che intende celebrare il carattere unico ed esclusivo di ogni nuova vendemmia: ogni anno, a partire dal 2006, un artista di fama internazionale viene incaricato di realizzare un’opera d’arte ed una serie di etichette in edizione limitata in grado di catturare l’essenza del vino, l’individualità dell’annata e la sua specifica personalità, traendo ispirazione da una parola scelta da Axel Heinz, l’enologo di Ornellaia che descrive il carattere della nuova annata: per cercare di fare un grande vino, quando si è di fronte ad un’annata difficile (estate con forti piogge e basse temperature, settembre ed ottobre con condizioni climatiche perfette per una maturazione tardiva), bisogna semplicemente limitarsi ad estrapolarne l’essenza.
Il progetto Vendemmia d’Artista prevede in ogni cassa di Ornellaia (contenente 6 bottiglie da 750 ml) una bottiglia con un’etichetta creata dall’artista e un’edizione limitata di 111 bottiglie grande formato da lui vestite (100 Double Magnum da 3 litri, 10 Imperial da 6 litri e 1 Salmanazar da 9 litri) numerate e firmate personalmente dall’artista. I collezionisti di tutto il mondo si contendono queste bottiglie, alcune delle quali vengono battute all’asta durante un evento annuale di raccolta fondi a sostegno dell’arte.
Alla conferenza sono intervenuti: Ferdinando Frescobaldi, Presidente Ornellaia - Giovanni Geddes da Filicaja, AD Ornellaia - Ernesto Neto, Artista - Richard Armstrong, Director Solomon R. Guggenheim Museum and Foundation (in video) - Bartolomeo Pietromarchi, Curatore d’Arte Ornellaia Vendemmia d’Artista - Axel Heinz, Enologo e Direttore Ornellaia - Stephen Mould, Senior Director, Head of European Wine Department Sotheby’s - Filippo Lotti, AD Sotheby’s Italia - Giulio de Rita, Ricercatore Censis. Luciano Ferraro, giornalista del Corriere della Sera, ha moderato il dibattito.
Quest’anno l’Ornellaia ha incaricato l’artista brasiliano Ernesto Neto di interpretare “L’essenza”, carattere della vendemmia Ornellaia 2014. Per questa nona edizione del progetto Ernesto Neto ha creato un’opera d’arte per la tenuta, personalizzato una serie limitata di bottiglie in grande formato e disegnato un’etichetta che, esprimendo il carattere dell’annata, sarà inserita in ciascuna cassetta di Ornellaia contenente 6 bottiglie da 750ml.
Ernesto Neto, nato nel 1964 a Rio de Janeiro, dove tuttora vive e lavora, ha studiato presso la Escola de artes visuais do Parque Lage di Rio dal 1994 al 1997 e, frequentato, contestualmente, il Museo di Arte Moderna di San Paolo. La ricerca artistica di Ernesto Neto, conosciuto per le sue grandi installazioni realizzate con la tecnica dell’uncinetto, garze, spezie e pietre, trae ispirazione da un’ampia varietà di fonti: da tradizioni moderniste dell’astrazione biomorfica, l’Arte Povera ed il Minimalismo Americano, fino alle recenti eredità del Neoconcretismo brasiliano, riuscendo ad unire influenze apparentemente disparate in un linguaggio coerente ed armonioso. Il punto focale dell’attuale ricerca dell’artista è l’esplorazione dello sciamanesimo come scienza, i fenomeni naturali e i mestieri artigianali nati intorno alle comunità. Nel 2014 Neto ed i membri della tribù Huni Kuin, hanno intrapreso una serie di collaborazioni artistiche che analizzano i rituali e le tradizioni sciamaniche. La vita spirituale delle tribù, il loro desiderio di guarigione in armonia con la natura, la saggezza e la serenità che traggono dal loro legame profondo con l’energia del pianeta, hanno introdotto nel lavoro di Neto una nuova consapevolezza della forza della natura e delle dinamiche che la regolano. Traendo ispirazione da queste tradizioni, dagli sciamani e dalle loro ritualità, le opere recenti dell’artista parlano di trasformazione e aggiungono diversi significati alla sua indagine sulla connettività in una dimensione sociale ed ecologica.
Per Vendemmia d’Artista Ernesto Ernesto Neto ha deciso di sposare questo progetto cercando di comunicare l’equilibrio naturale proprio delle nostre società moderne attraverso l’intersecarsi delle maglie con le quali ha voluto ricoprire le bottiglie. Un’organizzazione che prevede un solo Re, dieci Signori e un popolo di fedeli, che rappresenta l’equilibrio che deve essere trovato nel cuore di ogni comunità: la gerarchia è infatti essenziale per poter vivere in armonia all’interno di un gruppo e all’unisono con Madre Natura.
Come per ogni edizione, l’artista ha creato, oltre alla collezione di grandi formati (100 Doppi Magnum, 10 Imperiali e un unico esemplare di Salmanazar, anche l’etichetta speciale per il formato 0,750: una sola bottiglia con etichetta d’artista in ogni cassa di Ornellaia 2014.
Il prossimo 27 aprile, poi, l’Ornellaia sarà protagonista di una asta benefica con 9 lotti, che includeranno le speciali bottiglie create da Ernesto Neto per Ornellaia 2014 L’Essenza - Vendemmia d’Artista in una cena durante la quale Jamie Ritchie, Sotheby’s CEO, raccoglierà fondi che saranno interamente devoluti alla location che ospiterà l’evento: Salomon R. Guggenheim Museum and Foundation di New York, diretto da Richard Armstrong.
Il progetto Ornellaia - Vendemmia d’Artista ha già raccolto ed interamente donato più di 1 milione di euro per il restauro del patrimonio artistico a fondazioni capaci di aiutare l’arte, in ogni sua espressione: dal Whitney Museum di New York alla Neue Nationalgalerie di Berlino, passando per la Royal Opera House di Londra e H2 Foundation di Hong Kong, senza dimenticare il Museo Poldi Pezzoli di Milano, l’AGO di Toronto e la Fondation Beyeler di Basilea.
Ornellaia Bolgheri DOC Superiore produce ogni anno mediamente 140.000 bottiglie, 190.000 le bottiglie prodotte di Le Serre Nuove dell’Ornellaia e 480.000 la produzione di Le Volte dell’Ornellaia. Ornellaia Bianco ha una produzione di circa 4.000 bottiglie e Poggio alle Gazze dell’Ornellaia di 20.000 Bottiglie. Completano la gamma il dessert wine Ornus dell’Ornellaia con 2.000 mezze bottiglie e la Grappa Eligo dell’Ornellaia con 15.000 bottiglie.
I vini di Ornellaia vengono distribuiti in 73 nazioni nel Mondo, il 30% dei vini viene assegnato in Italia e il 70% all’estero. La consegna finale delle bottiglie da parte degli importatori avviene presso i clienti più prestigiosi e i principali collezionisti. La domanda, come facilmente immaginabile, supera di gran lunga la disponibilità del prodotto.
La filosofia dell’Ornellaia vede la nascita del vino come espressione più vera del proprio territorio di origine. Le uve per Ornellaia sono selezionate a mano e raccolte nei vigneti di proprietà a Bolgheri, sulla costa toscana. La diversa natura dei terreni della tenuta - marini, alluvionali e vulcanici - è ideale per la coltivazione di Cabernet Sauvignon, Merlot, Cabernet Franc e Petit Verdot. La tenuta comprende una superficie vitata di 97 ettari sulla costa Toscana, a pochi passi dal borgo medioevale di Bolgheri e dal celebre viale dei cipressi. Il costante lavoro del team e le condizioni microclimatiche e geologiche ottimali hanno portato in un ventennio - il 1985 è stata la prima annata di Ornellaia - i vini della tenuta a grandi successi internazionali. Ornellaia 1998 è stato nominato vino dell’anno nel 2001 dalla rivista americana Wine Spectator. Ornellaia ottiene i più alti riconoscimenti dal Wine Advocate e dai critici James Suckling ed Antonio Galloni. Nel 2011 la testata tedesca Der Feinschmecker ha assegnato ad Ornellaia il suo premio più ambito, il Weinlegende. Numerosi i riconoscimenti ottenuti a livello nazionale e internazionale con la presenza costante ai vertici delle principali guide enologiche italiane: Gambero Rosso, Espresso, Veronelli, Duemilavini AIS, Luca Maroni.
Nel corso dell’evento è stata anche presentata una ricerca commissionata da Ornellaia al CENSIS, che, intervistando i più importanti protagonisti del Made in Italy, ha analizzato gli strumenti con cui si veicolano "stile di vita", emozioni e valori insiti nel prodotto italiano.
Per quanto concerne lo stile di vita italiano, il concetto più rilevante, secondo gli intervistati, è la ricercatezza (42%), che si esprime nella volontà di distinguersi sempre dalla massa, con attenzione ai particolari e all’originalità. Al secondo posto, con il 38%, si trova la capacità di saper riconoscere la bellezza ed in terza posizione la gioia (12%), seguita dalla lentezza (9%), ovvero il rifiuto della vita frenetica in nome di un ritmo di vita più lento e naturale.
Parlando delle emozioni di vivere un’esperienza, essa deve essere, innanzitutto, di tipo sensoriale, collegata a gusto, tatto, olfatto e udito: l’emozione ideale, infatti, è fatta al 45% di sensazioni fisiche. Un altro tratto fondamentale (25%) è quello formativo, di carattere culturale. Il 21%, invece, è dedito alla partecipazione, alla voglia di comunicare con gli italiani per sentirsi parte del luogo. Poco spazio, infine, alla rappresentazione di sé (9%), parrebbe sintomo del fatto che il turista straniero non sente il bisogno di raccontarsi.
Venendo, infine, al prodotto italiano e alle caratteristiche che esso deve possedere, secondo gli stranieri quella fondamentale è la qualità (30%), intesa come il lavoro ben fatto. La bellezza ha quasi lo stesso peso (29%), sebbene l’aspetto estetico abbia perso peso negli ultimi anni, a vantaggio della qualità. L’autenticità del prodotto conta per il 22%; mentre pesa forse meno del previsto la forza evocativa (18%).
Info: www.ornellaia.it
Giovanni Scotti
Versione stampabileTorna