La mostra di fotografia in corso presso Eataly di Bari fino al 25 gennaio

Social Eating: altre visioni intorno al cibo

  Cultura e Spettacoli  

Con un interessante connubio tra fotografia, arte e cibo si è aperta presso EATALY di Bari (Lungomare Starita 4, ingresso monumentale Fiera) “Social Eating”, una collettiva di fotografia in cui 4 gruppi di giovani fotografi italiani hanno raccontato la società che cambia intorno al cibo.

L'obiettivo dei fotografi “divora” la società intorno e lo fa entrando, attraverso il cibo, nella camera oscura delle relazioni e della memoria. Perché il cibo è convivio e corrispondenza, ma è anche abitudine e tradizione. Ecco quindi che diventa “pretesto” per raccontare una società che, oggi più che mai, ruota intorno ad esso. I fotogrammi fermano le “storie”, raccontano una società che si muove creando relazioni e scambi intorno ad una tavola, per strada, in un bar e ripescano nel corredo dei ricordi e delle tradizioni popolari di cui l’Italia è piena.

Così ad esempio il gruppo Roam, nato nel 2014 dall'idea di Tommaso Ausili, Andrea Boccalini e Carlo Gianferro, presenta il progetto “Vesperna”, una serie di scatti ambientati nella loro nativa Roma, dove la tavola rappresenta ancora un momento in cui la frenesia quotidiana si placa e la famiglie con le proprie dinamiche si ritrovano come nucleo. Il quartiere intorno a Piazza Vittorio rappresenta una delle aree più eterogenee, ma insieme più popolari di Roma, in cui la tavola e la cucina diventano uno specchio in cui le famiglie possono rivelarsi come comunità non solo nel loro aspetto sociale ma anche culturale. Info: www.roam.photography.

Punta invece decisamente fuori dall’Italia la raccolta Double Roots di Flavio&Frank, fratelli salentini, diplomati entrambi in fotografia presso l'Istituto Europeo di Design di Roma, e formatisi presso l’accademia John Kaverdash di Milano. Nelle loro foto vediamo personaggi che hanno delle radici culturali completamente differenti dalle nostre, che toccano e quasi “contemplano” degli elementi naturali riconosciuti come tipicamente italiani. Il nome “Double Roots” rappresenta proprio il percorso di affiancamento di radici differenti, che si ritrovano a vivere in simbiosi in un percorso di integrazione. Info: www.flavioefrank.it.

Chiara Fersini, che lavora con il nome d’arte di Himitsuhana, ha scelto come ispirazione i colori, e nel progetto Forgotten Treasures espone foto dai titoli quali Yellow, White o Red, nelle quali la rappresentazione del cibo assume a volte valori simbolici e metaforici, altre volte una pura forma estetica. I tre alimenti che maggiormente rappresentano la cultura italiana, il vino, la pasta e il pane, diventano oggetto di adorazione per i tre personaggi femminili presenti negli scatti, che mostrano un'espressione quasi contemplativa nei confronti dell'alimento protagonista, in un contesto di chiaroscuri quasi caravaggeschi. Info: www.himitsuhana.com.

Concludiamo con Stylaz, di Riccardo Ambrosio e Andrea Peroni, che per la raccolta La Merenda si sono affidati ad un soggetto sempre in grado di suscitare la simpatia dell’osservatore, i bambini. Prendendo i loro stessi figli come modelli, li hanno fotografati mentre mangiano tre tipi di merende tipicamente italiane. Il cibo non viene mostrato ma appare dopo che è stato consumato lasciando le proprie tracce sulla bocca dei piccoli; il godimento che ha provocato è invece perfettamente raccontato dai loro sguardi. Info: www.stylaz.eu.

La mostra resterà aperta al pubblico sino al 25 gennaio (salvo proroghe). Dopo l'allestimento a Bari, la mostra è destinata ad una tournée nazionale ed internazionale (2015-2016).

Ugo Dell’Arciprete

  • img1
  • img2
  • img3
 Versione stampabile




Torna