My Old Lady, interpretato da Kevin Kline, Kristin Scott Thomas e Maggie Smith, esce in sala il 20 novembre

My Old Lady diretto da Israel Horovitz

  Cultura e Spettacoli  

La situazione intorno a cui ruota My Old Lady è una particolare forma di compravendita immobiliare molto utilizzata in Francia, il cosiddetto Viager. Si tratta di qualcosa di simile alla formula di nuda proprietà ben nota in Italia, in cui un soggetto acquista un immobile, normalmente da una persona anziana, a un prezzo inferiore al valore di mercato ma con il vincolo che ne entrerà in possesso solo alla morte dell’anziano. Nel Viager invece l’acquirente paga al momento dell’acquisto un importo ancora inferiore, ma si impegna non solo a lasciar vivere nell’immobile l’anziano ma anche a pagargli una rendita mensile finché vive.

Però non va tutto sempre liscio: il problema nasce quando l’acquirente muore prima dell’anziano e lascia sì agli eredi la proprietà futura dell’immobile, ma anche l’obbligo immediato di continuare a pagare la rendita mensile. È proprio ciò che succede al protagonista del film, lo squattrinato sessantenne Mathias Gold (Kevin Kline) che sbarca a Parigi da New York senza un soldo in tasca e senza neanche una parola di francese.

Vendendo il lussuoso appartamento potrebbe tornare negli Stati Uniti e pagare finalmente i suoi tanti debiti, però scopre che è occupato da una raffinata novantenne inglese, Mathilde Girard (Maggie Smith), e dalla figlia di lei, Chloé (Kristin Scott-Thomas).

Max Gold, il padre di Mathias, aveva comprato la proprietà da Mathilde circa quarant'anni prima, con un Viager da 2.400 euro al mese. Il povero Mathias non solo non potrà vendere subito l’appartamento, ma dovrà sborsare 2.400 euro ogni mese se non vuole perderne definitivamente la proprietà.

In attesa di trovare una soluzione Mathias si installa nell’appartamento, ma mentre Mathilde ne accetta tranquillamente la presenza, Chloé vede una minaccia nel nuovo arrivato, che senza dubbio la caccerà di casa appena la madre morirà, per poter finalmente vendere l’appartamento.

Chloé tenta in tutti i modi di allontanare Mathias minacciando perfino di denunciarlo alla Polizia e farlo arrestare per violazione di domicilio. È quindi inevitabile che tra Chloé e Mathias scatti una reciproca antipatia, e la convivenza dei tre personaggi sembra andare avanti sul filo del rasoio.

Col passare dei giorni però, mentre Mathias porta avanti vari tentativi di vendere a qualcuno l’appartamento benché gravato dal Viager, vengono alla luce fatti del passato che legano i tre in un rapporto ben più stretto di quello puramente commerciale tra acquirente e locatario.

Mathias trova delle foto con dei visi familiari, e Mathilde, messa davanti alla foto di Mathias e Chloé da piccoli, confessa di aver avuto una storia d'amore con Max ben sessant'anni prima.

Mathias resta scosso, devastato al pensiero che Mathilde possa essere il motivo principale che ha spinto sua madre al suicidio, avvenuto qualche anno prima. Chloé viene a sapere che la madre di Mathias si è uccisa e, immaginandone i motivi, rimane anche lei scioccata. Anche Mathilde, ora a conoscenza della verità, ha un mancamento. Max non le aveva mai detto che sua moglie si era suicidata.

Chloé e Mathias cominciano a capire quanto la loro infanzia sia simile sotto tanti punti di vista, e tra loro comincia a instaurarsi un rapporto di sincerità e affetto reciproco. C’è ancora però, a tormentarli, il dubbio se Max non sia il padre di entrambi. Appurato grazie al DNA che non è così, Chloé e Mathias possono iniziare una vita in comune sotto lo sguardo affettuoso di Mathilde.

Il tema di un lui e una lei che al primo contatto si guardano in cagnesco ma poi, conoscendosi meglio, sentono sbocciare l’amore non è certo una novità al cinema. “My Old Lady” ha il pregio di collocare questa situazione in un quadro molto originale, con la presenza dell’anziana Mathilde che si può considerare la vera prima protagonista. Sempre affascinante inoltre l’ambientazione parigina, con i suoi scorci sia delle più note attrazioni turistiche che della vita quotidiana nelle rues.

Ugo Dell’Arciprete

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