La commedia sentimentale, distribuita in Italia da Belumbury, è nelle sale dal 6 dicembre 2012

Si può fare l’amore vestiti? di Donato Ursitti

  Cultura e Spettacoli  

La telefonata di un’amica di famiglia riporta Aurora (Bianca Guaccero), sessuologa trentenne che da anni vive a Roma, nel paesino pugliese di cui è originaria, per prendersi cura della madre ipocondriaca, ancora persa dietro al marito scappato con un’altra.

Si può fare l’amore vestiti? E’ la domanda che si pongono alcuni ragazzini che vivono in quel paesino della Puglia, dove tutti sono a conoscenza dei fatti privati di ognuno e dove pettegolezzi e giudizi affrettati sui comportamenti altrui sono il passatempo preferito degli abitanti.

Per Aurora l’impatto con la stretta dimensione del luogo non è facile. Alcuni suoi compaesani, infatti, sono convinti che il lavoro di Aurora, sessuologa, abbia che fare con il mestiere più antico del mondo. Aurora, però, riuscirà ad entrare lentamente in sintonia con un mondo da cui era voluta fuggire grazie alla ritrovata amicizia con Andrea (Corrado Fortuna), un giovane artigiano che fabbrica lampade, pieno di vita, costretto a vivere il suo amore omosessuale in clandestinità.

Aurora, non scoraggiata dalle maldicenze, riceve, quasi di nascosto, i paesani con problemi sessuali nello studio ricavato nel retrobottega dell’amico Andrea, riuscendo a dispensare consigli e a risolvere problemi di coppia. Aurora arriva a spezzare l’ottusità generale e diventa, in poco tempo ed inconsapevolmente, la principale responsabile di una piccola rivoluzione.

Accanto ai due protagonisti troviamo Michele Venitucci (Pietro), Paolo De Vita (Stefano), Marina Rocco (Isabella), Francesca Ceci (Enrica), Cosetta Turco (Michela), Fabio Ferri (Mino), Anna Ferruzzo (Elsa), Daniela Marazita (Francesca) e il campione della comicità romanesca Maurizio Battista (Anselmo).

La colonna sonora è di Massimo Di Paola. 

Il film Si può fare l’amore vestiti?, scritto da Giorgia Colli e Luca Biglione con la consulenza dello specialista Fabrizio Quattrini, è costituito dalla somma di diversi elementi che il pubblico richiede e vuole vedere e che risultano molto gradevoli nell’insieme: il sud assolato e familiare, la storia d’amore contrastata, la sequenza commovente.

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