Se mancano le lacrime

Visine la nuova risposta per vincere la stanchezza oculare

  Bellezza e Benessere  

La mancanza di lacrime è un problema, soprattutto nelle donne dopo la menopausa e in chi “stanca” l’occhio rimanendo a lungo davanti al computer o lavorando in ambienti eccessivamente secchi. Il TSP, Tamarind Seed Polysaccharide, principio attivo contenuto in Visine, offre una risposta efficace e personalizzabile per combattere il sintomo.
Bruciore, lacrimazione, bisogno di tenere gli occhi chiusi, sensazione di avere sabbia sotto le palpebre. I fastidi compaiono soprattutto la sera, dopo una giornata in ufficio, sotto la luce artificiale e in ambienti con l’aria condizionata. Con un elemento che li fa scatenare: la permanenza davanti allo schermo del computer. Questo l’identikit dell’occhio stanco e secco disegnato da un sondaggio realizzato su oltre 600 persone di ambo i sessi da Leonardo.it. Dall’indagine, prima in Italia a far luce in questo ambito, emerge non solo l’elevata frequenza del sintomo, ma anche la scarsa fiducia degli intervistati sui possibili rimedi che aiutano a ridare “liquido” all’occhio.
Il 45,5 per cento delle persone non prende assolutamente nulla per “combattere il fastidio, e quasi un individuo su cinque si rassegna a tentare di prendere sonno, per tenere finalmente gli occhi chiusi e combattere i sintomi. E tutto perché mancano le lacrime ed il sottile film che idrata e protegge l’occhio.

“Il film lacrimale rappresenta la prima “barriera” dell’occhio nei confronti dell’ambiente esterno e quindi risente pesantemente delle condizioni in cui si vive –.spiega Pasquale Troiano, oftalmologo presso l’Università di Milano - Ospedale Policlinico di Milano e Presidente della Società Italiana di Contattologia Medica (SICoM) - L’inquinamento atmosferico, il vento, l’aria molto calda ed asciutta oppure il condizionamento, possono favorire l’evaporazione del film lacrimale, così come tutte le attività ad elevato impegno visivo (lavoro al computer, lettura, impiego di sistemi di ingrandimento) perché riducono la frequenza dell’ammiccamento.” Queste osservazioni degli studiosi sono pienamente confermate anche dalle percezioni dei partecipanti al sondaggio, che dopo una giornata di lavoro sentono gli occhi che bruciano e li tengono chiusi, oppure li strofinano spesso. Tutto perché è insufficiente il processo di “lubrificazione” del globo oculare e l’occhio diventa secco. “Combattere il sintomo è fondamentale non solo per stare meglio, ma anche per evitare che col tempo la secchezza oculare possa trasformarsi in una problematica più seria – fa notare Troiano – L’occhio secco può essere combattuto con preparati dalle caratteristiche molto diverse tra loro. La novità in questo ambito è il TSP (Tamarind Seed Polysaccharide), innovativo principio attivo che, grazie alle sue proprietà muco-mimetiche, contribuisce a ristabilire il film lacrimale compromesso, migliorando la capacità di trattenere la componente acquosa sull’occhio il più a lungo possibile. Questo principio attivo rappresenta una soluzione estremamente moderna ed efficace, quando ovviamente si tratta di combattere il “sintomo” legato all’occhio secco. Inoltre la disponibilità di diversi dosaggi consente di “personalizzare” il trattamento, permettendo di impiegare le soluzioni più efficaci per ogni singolo caso in base all’intensità ed alla frequenza della sintomatologia.”
Dal sondaggio emerge tuttavia anche una sorta di rassegnazione, legata soprattutto alla scarsa informazione sul “problema” occhio secco. E proprio per questo la SOI – Società Oftalmologica Italiana – lancia Occhio InForma, in collaborazione con Pfizer Consumer Health Care, la prima campagna educazionale su territorio nazionale per sensibilizzare la popolazione ad una maggiore attenzione per la cura dell’occhio ed in particolare per far conoscere i sintomi da occhio stanco e da occhio secco e per educare alla loro prevenzione.
“L’iniziativa prevede un tour-bus che toccherà le principali città italiane per sensibilizzare la popolazione sul problema dell’occhio stanco e della secchezza oculare – spiega il dr. Matteo Piovella, Segretario SOI – La campagna Occhio InForma si pone due obiettivi: presidiare luoghi e manifestazioni correlabili all’intenso uso della vista e raccogliere, attraverso la compilazione di questionari, una casistica significativa sull’incidenza delle sintomatologie da occhio stanco e da occhio secco, informazioni sullo stile di vita e sull’effettiva conoscenza della popolazione rispetto a queste problematiche. Un medico della SOI sarà presenta all’interno del bus per effettuare il test di Schirmer, indicativo della secchezza dell’occhio, e dare informazioni utili per il mantenimento della salute oculare.”

Tutte le informazioni del tour sul sito www.occhioinforma.it
(f.d.s.)

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