Il film racconta la storia di alcuni agenti del servizio segreto israeliano, incaricati di catturare un criminale di guerra nazista: di fronte all´insuccesso dell´operazione, insabbiano il caso. A distanza di trent´anni però, la ricomparsa del criminale li costringe a nascondere di nuovo la verità

Il debito (The Debit)

  Cultura e Spettacoli  

1966, Berlino Est. Tre agenti segreti del Mossad - Rachel (Jessica Chastain), David (Sam Worthington) e Stephan (Marton Csokas) - sono incaricati di catturare il criminale di guerra nazista Dieter Vogel (Jesper Christensen), meglio conosciuto come il chirurgo di Birkenau, responsabile di torture e uccisioni ai danni di uomini, donne e bambini, che vive a Berlino Est sotto falso nome lavorando come ginecologo, e portarlo in Israele perché sia processato. La rete attorno a Vogel era stata stretta utilizzando Rachel come esca e Rachel, nel corso della missione, si è trovata a combattere con sentimenti romantici. Ma l´uomo era riuscito a liberarsi dalla prigionia dei tre agenti e a ferire Rachel, che tuttavia con uno sforzo di volontà era riuscita ad impugnare la pistola e ad ucciderlo durante il tentativo di fuga.

Trent’anni più tardi Rachel (Helen Mirren), David (Ciáran Hinds) e Stephan (Tom Wilkinson) sono venerati come tre eroi nazionali, osannati in patria … per aver ucciso il nazista Vogel. Rachel è sposata con Stephan, stanco e costretto sulla sedia a rotelle da un attentato. Sul volto di Rachel, oltre alla cicatrice, che le ricorda la ferita subita da Vogel, c´è anche un´ombra scura, una reticenza a parlare del passato che potrebbe nascondere un segreto.

La loro missione viene celebrata in un libro da Sarah, figlia di Rachel e Stephan, che è fiera dell´azione compiuta da sua madre, ma … una notizia arrivata da Kiev, proprio il giorno della presentazione del libro della giovane scrittrice, fa tornare alla ribalta i fantasmi del passato: i tre debbono fare una scelta dolorosa, destinata a chiudere, definitivamente, una storia iniziata trent´anni prima. Ma il peso di quella scelta ricadrà tutto su Rachel.

I colpi di scena disseminati all’interno del film stravolgono il senso di una storia all’apparenza molto lineare e ormai chiusa e dettano i ritmi di un thriller ad alta tensione. Le vittime si confondono con i carnefici in un continuo cortocircuito tra presente e passato, bene e male.

Come nell’originale (Il debito è il remake dell’israeliano Ha-Hov, diretto da Assaf Bernstein nel 2007), John Madden ricostruisce con il suo film il contesto storico, ma punta lo sguardo sui protagonisti della storia e sulla loro umanità, modificando la struttura narrativa e dando alla loro pellicola un ritmo più serrato, che la avvicina ad un vero e proprio thriller

Agghiaccianti le parole di Vogel, l’unico in grado di penetrare nell’animo dei tre agenti, individuarne i punti deboli, affondare la lama in ferite ancora aperte e costringerli a mettere a nudo la loro vulnerabilità: Dimenticavo che voi ebrei non siete capaci ad uccidere. Solo a morire.Il debito colpisce allo stomaco non per la violenza di alcune sequenze, ma per il cinismo dei dialoghi. Il cast è corale, nessuno dei personaggi è messo in ombra, né la sua umanità, i suoi sentimenti, le ferite. La costruzione del racconto è carica di suspense. Purtroppo Madden spreca occasioni che potevano senza dubbio rivelarsi valide.

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