Hai Paura del Buio scritto e diretto da Massimo Coppola

In Hai paura del buio, il primo lungometraggio realizzato da Massimo Coppola, Eva (Alexandra Pirici) è una ragazza poco più che ventenne, che vive a Bucarest e che non è mai dipesa da niente e da nessuno, ha un carattere forte ed indipendente e non capisce perché la madre l'abbia abbandonata per cercare denaro e lavoro all'estero.

Incontriamo Eva nell’ultimo giorno di lavoro, perché non le viene rinnovato il contratto, quando Eva decide di mettere in vendita tutto quello che possiede e di comprare un biglietto per trasferirsi in Italia e cercare la madre, emigrata anni prima. Raggiunta la grigia e desolata Melfi Eva trascorre la notte vagabondando senza meta finché trova un'auto aperta dove ripararsi dal freddo. La macchina appartiene ad Anna (Erica Fontana), giovane operaia presso la fabbrica della FIAT, che decide di accoglierla nella casa in cui vive assieme ai genitori e alla nonna malata. Le due protagoniste condividono lo stesso sguardo triste, ma ognuna fa un suo percorso, diverso da quello dell’altra, ma parallelo. Le due donne dialogano a monosillabi. Le loro vite si incrociano, si scontrano, si sfiorano e ... si integrano solo alla fine quando una pone la domanda "hai paura del buio?" e l'altra risponde "anche io".

Alexandra Pirici è brava e convincente, ma abbiamo apprezzato di più l'esordiente Erica Fontana, estremamente intensa ed espressiva, pur non avendo mai studiato recitazione.

Le scene del film sono sottolineate dalle note della band inglese Joy Division. Li adoro. - spiega il regista - Credo che il cantante Ian Curtis, capace di lavorare nei servizi sociali di giorno e di fare la rockstar di notte, incarni perfettamente la cultura post-industriale raccontata nel film". La voce di Tiziano Ferro in “Stop Dimentica” poi accompagna la morte della nonna di Anna.

Il film di Massimo Coppola, presentato lo scorso anno al Festival di Venezia nella Settimana della Critica, ci è parso drammaticamente morboso, con troppi temi lanciati e poco sviluppati o mal raccolti. Tra confessioni, rancori e voglia di riscatto, Coppola tratteggia l'Italia del lavoro in fabbrica e degli immigrati, ma .. non da lezioni né risposte. Hai paura del buio fa riflettere sul futuro incerto delle nuove generazioni e sulla difficile condizione del migrante.