Nuova grande interpretazione di Toni Servillo a fianco di Remo Girone, Sarah Felberbaum, Lino Guanciale, Fausto Maria Sciarappa

Il gioiellino di Andrea Molaioli

  Cultura e Spettacoli  

Da venerdì 4 marzo nella sale italiane si può vedere il film drammatico - sceneggiato dallo stesso Molaioli, Gabriele Romagnoli e Lodovica Rampoldi - che racconta la storia di “un gioiellino”, una grande azienda agro-alimentare, ramificata nei cinque continenti, quotata in Borsa, in continua espansione verso nuovi mercati e nuovi settori.

Amanzio Rastelli (Remo Girone) è il fondatore della Leda, un padre padrone dell’azienda, che ha messo ai posti di comando i suoi parenti più stretti: il figlio, la nipote (Sarah Felberbaum), più alcuni manager di provata fiducia, come Ernesto (Toni Servillo), che interpreta il suo efficiente amministratore delegato. Un management che si dimostra però inadeguato ad affrontare le sfide che pone il mercato. Il gruppo, infatti, si indebita sempre di più: non basta falsificare i bilanci, gonfiare le vendite, chiedere appoggio ai politici, accollare il rischio sui risparmiatori attraverso operazioni di finanza creativa sempre più ardite …  La voragine, troppo grande, inghiotte tutto e tutti.

La locandina del film, che ripropone in sala il “caso Parmalat”, ripropone lo slogan Se i soldi non ci sono inventiamoceli, con una bottiglia di latte in primo piano, avvolta dal nero della vicenda giudiziaria tuttora in corso. 

Nel film si ritrovano tanti i riferimenti alla realtà italiana di allora e di oggi, compreso quello di un presidente del Consiglio che ama le barzellette e ha una squadra di calcio.

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