Milano ospita fino al 30 gennaio, a palazzo Reale, la collezione al-Sabah di arte islamica
Arte islamica a Milano
Circa 350 opere, con una ricchissima varietà cronologica dal VII al XVII secolo, geografica (dalla Spagna all’Estremo Oriente) e tipologica (tappeti e tessuti, raffinati metalli cesellati, ceramiche, sculture, miniature, preziosi gioielli e oggetti in avorio) raccontano la civiltà musulmana: i reperti appartengono alla raccolta di Sheik Nasser Sabah Amed al-Sabah e sua moglie. Nel luglio 1975 lo sceicco Nasser Sabah Ahmed al-Sabah ha mostrato a sua moglie, Sheikha Hussah Sabah Selim al-Sabah la prima opera d’arte islamica, una splendida bottiglia in vetro smaltato d’epoca Mamelucca del XIV secolo, comprata durante un viaggio. E’ così iniziata un’avventura che ha portato la coppia a raccogliere e collezionare, in otto anni di intenso lavoro, circa 20.000 opere, tra cui vari capolavori, ma anche numerosi oggetti di grande interesse per gli studiosi. Nel
La mostra a Palazzo Reale si inserisce a pieno titolo in un grande progetto volto a conoscere e approfondire le diverse culture presenti nella nostra città. – spiega il Sindaco Letizia Moratti nel corso dell’inaugurazione - Perché la cultura non solo ci arricchisce, ma è uno strumento capace di portare ad una sempre maggiore comprensione tra i popoli. Se da una parte, infatti, è importante conservare e valorizzare la propria storia, tradizione e identità dall’altra, conoscersi meglio è aprirsi alle culture del mondo andando a cogliere influenze e connessioni tra le diverse civiltà.
L’incontro delle civiltà è appena iniziato. – dichiara l’assessore alla Cultura Massimiliano Finazzer Flory - Con questo incontro pace e progresso, grazie all’arte, si rafforzano vicendevolmente. Se vogliamo davvero un confronto tra tradizioni e religioni diverse l’arte con i suoi capolavori e oggetti in questa mostra è una straordinaria occasione per un’integrazione virtuosa e creativa. Questa esposizione è stata studiata in una nostra missione in Kuwait sin dal maggio 2009 e offre una visibilità di una Milano alternativa, non solo economica e finanziaria”.
La mostra si divide in due parti: la prima metà è un percorso cronologico scandito in quattro tappe, dagli inizi fino ai tre grandi imperi cinquecenteschi, Ottomani, Safavidi e Moghul. La seconda parte permette di approfondire alcuni temi trasversali a tutta l’arte musulmana nelle apposite sezioni che sono dedicate alla calligrafia, alla decorazione geometrica, agli arabeschi e all’arte figurativa. Una piccola scelta di monete – in una raccolta numismatica di impressionante ampiezza e valore – aiutare a memorizzare una semplice ed essenziale cronologia. Chiude la mostra una sezione dedicata ai gioielli.
Nelle varie sale di Palazzo Reale si possono ammirare oggetti grandi e piccoli di straordinaria bellezza e raffinatezza: pagine di Corano mirabilmente dipinte, pagine di libri e manoscritti splendidamente miniati, capitelli marmorei con iscrizioni, scatole in avorio decorate con uccelli e piante, brocche in bronzo, bicchieri e vasi in vetro smaltato dai colori e disegni sfavillanti, sfarzosi tappeti decorati in lana, bellissimi tessuti in velluto e seta, stupendi piatti e coppe in ceramica decorati, spettacolari collane e bracciali d’oro, diamanti e pietre preziose, pugnali di giada incastonati con rubini e smeraldi, ante di armadio in legno decorato, lastre tombali con iscrizioni e scacchi in cristallo di rocca.
La mostra “L’arte della civiltà islamica – La collezione al-Sabah” è realizzata dal Comune di Milano in collaborazione con lo stato del Kuwait, National Council for Culture, Art and Letters. L’esposizione è curata da Giovanni Curatola, professore di Archeologia e storia dell’arte musulmana alle Università di Udine e Milano, e viaggerà, poi, alla volta di Austria, Canada e Korea. Il tour in giro per il mondo precederà la creazione di un nuovo museo d’arte del Kuwait che ospiterà in maniera definitiva la collezione Al – Sabah.
Il catalogo è edito da Skira: L’ho inteso come uno strumento non per specialisti ma prima di tutto utile a chi si avvicini per la prima volta al mondo islamico; una introduzione a una realtà affascinante quanto vasta. - precisa Curatola - Ho voluto così scrivere un breve capitolo sull’Islam e un altro sulla sua arte, accompagnando poi idealmente il visitatore alla scoperta delle varie opere.
Giovanni Scotti
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