Neoptide

Anche in questo caso uomini e donne non sono uguali. la caduta persistente dei capelli interessa dal 25 al 33% delle donne, un terzo delle donne ne soffre a partire dai40 anni.Il disturbo interessa il 25% delle donne caucasiche dai 35 ai 45 anni. e il 45% delle donne con più di 50 anni Come si manifesta la caduta persistente? Riconoscere se ci si trova di fronte a un problema di caduta persistente non è difficile. I principali “sintomi” del disturbo sono due. Da un lato si riscontra una caduta progressiva che porta al diradamento della capigliatura, dall’altro la ricrescita fisiologica è limitata a un minor numero di capelli di calibro inferiore, i capelli diventano più fini: in questo caso si parla di Miniaturizzazione del capello.Caduta cronica maschile e persistente femminile. due mondi diversi.È molto importante distinguere tra caduta cronica maschile e persistente femminile. I due disturbi presentano infatti importanti differenze sia rispetto alle cause, sia rispetto allalocalizzazione. Innanzitutto, mentre gli uomini sono esposti a una perdita frontale, le donnepresentano un diradamento concentrato nella parte alta e centrale del capo. Inoltre, per quanto riguarda le cause, se nella caduta androgenetica maschile è implicato soprattutto un ormone maschile, il testosterone, nella caduta persistente femminile è fortemente implicata la SOSTANZA P, un particolare neuropeptide, che regola il ciclo di vita del capello.Qual è il ruolo della sostanza P?