Presentato in anteprima durante il Salone del Mobile di Milano presso la Triennale di Milano, il nastro scultoreo per l’Hilton Hotel a Londra ha catalizzato l’attenzione di tutti gli ospiti, nonostante il suo aspetto ancora grezzo dovuto al fatto che si era solo a metà lavorazione.

Una SCULTURA A NASTRO di Marzorati Ronchetti all’HILTON HOTEL (PARK LANE) di LONDRA

  Arredo e Design  

A inizio aprile le lamiere avevano ancora le macchie multicolori della fiamma con la quale è stato scaldato e piegato per cercare le curve e le anse morbide del progetto.

Si potevano ancora leggere le zone scure dovute a prove di acidatura per ottenere l’effetto anticato richiesto dal committente.

Era deposto in quattro pezzi sezionati a due metri, non supportati da alcuna logica formale o compositiva, lasciati alle deformazioni del proprio peso su basamenti grezzi.

Nonostante l’effetto di precarietà e casualità, i nastri incuriosivano e portavano a chiedere o ad immaginare l’effetto finale nella giusta dimensione e collocazione.

Dopo due mesi di costruzione si può leggere nella sua completezza il risultato di tanto lavoro e confrontare il gracile bozzetto degli architetti con la sconvolgente dimensione finale.

La scultura si compone di due nastri in lamiera di ottone da mm.3, larghi ognuno cm.45 e lunghi 13 metri. Questi due nastri si avviluppano uno sull’altro, mostrando i contrasti delle loro diverse finiture; un lato infatti è in ottone lucido e l’altro ha il colore testa di moro della bronzatura anticata.

La scultura è predisposta con funi di sostegno in acciaio inox per poter essere fissata al soffitto dell’Hilton dove, illuminata dall’alto, sembrerà fluttuare nell’aria con un’immagine di leggerezza non certo caratteristica di un tale manufatto in metallo. Non una scultura in fusione, non un pezzo di design lavorato con macchine a controllo, non un lavoro tipicamente artigianale.

Il risultato è qualcosa di ibrido e indefinibile che lascia trasparire la cura e la precisione di un lavoro meticoloso e di grande sapienza, dove non mancano la ricerca e la reinterpretazione di materiali e finiture. Per Marzorati Ronchetti è sempre di grande stimolo confrontarsi con questo genere di progetti dove, al di fuori di schemi convenzionali, si cerca di coniugare la perfezione costruttiva con un alta qualità estetica.

Franca Dell’Arciprete Scotti

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