Warner Bros Pictures Italia distribuisce il film di Frèdèric Forestier e Thomas Langmann

Astérix ai giochi olimpici (Astérix aux jeux olympiques)

  Cultura e Spettacoli  

Fin da bambino, Thomas Langmann sognava di portare sul grande schermo le avventure di “Asterix”. Da sempre grande fan degli albi illustrati di Goscinny e Uderzo, certo del successo che avrebbe avuto un adattamento con personaggi in carne ed ossa, quindici anni fa fece credere che Claude Berri, suo padre, pietra miliare del cinema francese, l’avesse incaricato di cominciare a realizzare il progetto. Nel 1999 realizzò “Asterix e Obelix contro Cesare” e nel 2002 “Asterix e Obelix: missione Cleopatra”. Il terzo progetto, “Asterix in Hispania”, fallì.

Poi decise di adattare l’album: “Asterix alle Olimpiadi”, l’avventura di Asterix più visiva, più spettacolare e, quindi, più cinematografica,

Ne è uscito un film che è una commedia, un kolossal spettacolare, nella tradizione di Ben Hur e Spartacus, un film d’azione e d’avventura. La novità rispetto all’album è rappresentata dall’inserimento di una sorta di duello tra Cesare e Bruto e di una storia d’amore tra un giovane Gallo e la principessa greca desiderata anche da Bruto, la cui mano sarà concessa al vincitore delle Olimpiadi. E’ a questo punto che interverranno Asterix e Obelix per far vincere il loro compatriota e perché l’amore trionfi….

Il giovane gallo Alafolix (Stéphane Rousseau) è molto innamorato della principessa greca Irina (Vanessa Hessler), ma l’unica possibilità che ha per conquistarla è vincere le Olimpiadi di Grecia. Non è l’unico però che vuole trionfare ai Giochi di Olimpia, anche Bruto, il figlio di Cesare, ha lo stesso obiettivo e intanto trama di assassinare il padre. Le possibilità di vincere per Alafolix sono tutt’altro che elevate, solo con l’aiuto di Asterix (Clovis Cornillac) e Obelix (Gérard Depardieu) la vittoria può arrivare a portata di mano.

Il soggetto ha offerto la possibilità di impegnare attori di nazionalità diverse.

Accanto a Clovis Cornillac (Asterix), Gérard Depardieu (Obelix), Alain Delon (che gioca tra la leggenda di Cesare e la sua immagine del divo) e Benoît Poelvoorde (Bruto) troviamo Stéphane Rousseau, il comico del Québec che interpreta il giovane atleta gallo Alafolix, Vanessa Hessler, una magnifica ragazza italo-americana che interpreta il ruolo della principessa Irina, un volto familiare ai francesi per la pubblicità di Alice, Franck Dubosc, che sembra un clone del bardo Assuranceturix, Jean-Pierre Cassel, che indossa i panni del druso Panoramix, José Garcia, l’anima dannata di Bruto; Alexandre Astier, nei panni del luogotenente di Bruto. E ancora Elie Semoun, Bouli Lanners, il complice belga di Poelvoorde, irriconoscibile con la parrucca, la barba e le vesti del re greco Samagas, Francis Lalanne (altro bardo, insopportabile quanto Assuranceturix), Jérôme Le Banner, campione del mondo di K1 (uno stile di kick-boxing), nei panni di un centurione, il colossale Nathan Jones, scoperto in “Troy” accanto a Brad Pitt.

Thomas Langmann e Frédéric Forestier hanno ingaggiato anche attori stranieri, comici di successo, che costituiscono un valore sicuro nei loro paesi d’origine: lo spagnolo Santiago Segura, che interpreta l’altra anima dannata di Bruto; il tedesco Michael Bully Herbig, altro luogotenente di Bruto, Stazzittus, muto da quando gli ha fatto tagliare la lingua; gli italiani Luca Bizzarri e Paolo Kessisoglu (Le Iene), che accanto ad Elie Semoun, sono i corruttibilissimi giudici delle prove olimpiche …

E poi Jamel Debbouze, Adriana Karembeu, Dany Brillant, Amélie Mauresmo, Tony Parker, Zinedine Zidane, che inventa il calcio, Michael Schumacher con il manager Jean Todt sulla biga rossa della Ferrari come fosse Formula 1 … e poi Idefix, il cagnolino.

Riusciranno le Olimpiadi di Asterix a oscurare quelle di Pechino? Per il momento hanno vinto l´Oscar del film più costoso (78 milioni di euro), con lavorazione più lunga e 1600 effetti speciali. Si prolunga per oltre un´ora e 57 minuti in totale mancanza di idee. Ci sembra uno dei film più stupidi, forse il peggiore, della popolare serie. 

Giovanni Scotti

 Versione stampabile




Torna