60esima edizione di Wildlife Photographer of the Year
Fort di Bard: in mostra lo spettacolo della natura
Dal 21 marzo al 6 luglio al Forte di Bard, che ospita la 60esima edizione di Wildlife Photographer of the Year, il più importante riconoscimento dedicato alla fotografia naturalistica promosso dal Natural History Museum di Londra sono esposte le immagini vincitrici.
Il concorso, quest’anno, ha registrato un record di candidature, pari a 59.228 realizzati da fotografi di tutte le età e livelli di esperienza provenienti da 117 paesi.
Utilizzando il potere emotivo unico della fotografia per coinvolgere ed emozionare il pubblico, le immagini fanno luce su storie e specie di tutto il mondo e incoraggiano un futuro a difesa del Pianeta.
Wildlife Photographer of the Year fornisce una piattaforma globale che mette in mostra alcuni dei migliori talenti della fotografia provenienti da tutto il mondo. Il concorso ha registrato quest’anno un record di candidature, pari a 59.228 scatti realizzati da fotografi di tutte le età e livelli di esperienza provenienti da 117 paesi.
Il fotoreporter canadese per la conservazione marina, Shane Gross, è stato premiato come fotografo naturalista dell'anno per l’immagine The Swarm of Life (Lo sciame della vita), un racconto magico nel mondo sottomarino dei girini di rospo.
La fotografia è stata catturata mentre faceva snorkeling tra tappeti di ninfee nel Cedar Lake sull'isola di Vancouver, nella Columbia Britannica.
Alexis Tinker-Tsavalas, fotografo tedesco, si è aggiudicato invece il Young Wildlife Photographer of the Year 2024 per l’immagine Life Under Dead Wood (C’è vita sotto il lego morto), che raffigura i corpi fruttiferi della muffa melmosa e un minuscolo collembolo.
Due gli italiani premiati: Fortunato Gatto, vincitore della categoria Piante e funghi con lo scatto Old Man of the Glen (Il vecchio della valle) e con menzione d’onore nella stessa categoria per High tide indicator (Indicatore di alta marea) e A carpet of woods (Un tappeto di boschi); Filippo Carugati ha ricevuto la Menzione d’onore nella categoria Subacquee con lo scatto Green, thin and rare to see (Verde, magro e raro da vedere).
Per celebrare il sessantesimo anniversario del concorso è stato introdotto il premio Impact Award, che riconosce il successo nella conservazione; una storia di speranza e di cambiamento positivo.
L’Adult Impact Award è stato assegnato al fotografo australiano Jannico Kelk per Hope for the Ninu (Speranza per i Ninu), l’immagine di un bilby maggiore in una riserva recintata, in modo che il piccolo marsupiale possa prosperare dopo essere stato portato quasi all’estinzione da predatori come volpi e gatti.
Liwia Paw?owska dalla Polonia si è aggiudicata il Young Impact Award per Recording by Hand (Registrazione a mano): un esemplare di sterpazzola rilassata durante l’inanellamento degli uccelli, tecnica che aiuta gli sforzi di conservazione registrando la lunghezza, il sesso, le condizioni e l’età di un uccello per aiutare gli scienziati a monitorare le popolazioni e tracciare i modelli migratori.
Info: www.fortedibard.it.
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