Dal 10 maggio all’1 giugno 2024

Bologna, Palazzo Vizzani: la mostra Yumi’s New School

  Cultura e Spettacoli  

Da venerdì 10 maggio al 1° giugno, a Palazzo Vizzani, in Via Santo Stefano 43, a Bologna, sede di Alchemilla,(associazione culturale non-profit che sostiene la ricerca, la sperimentazione e la produzione di progetti nell’ambito delle arti visive e performative, mettendo in relazione le figure professionali coinvolte, con particolare riguardo e cura verso i giovani talenti), si può visitare la mostra Yumi's New School - ????????, personale dell'artista Yumi Karasumaru, nata a Osaka, laureata all’Università d’Arte di Kyoto e diplomata all’Accademia di Belle Arti di Bologna, che, attualmente, vive e lavora tra Bologna e Kawanishi, in Giappone.

Precisiamo che, dagli inizi degli anni Novanta, la ricerca di Yumi si sviluppa parallelamente tra immagine pittorica e performance, perseguendo un’intensa indagine culturale che riguarda il rapporto tra presente e passato del suo paese d’origine.

La mostra è a cura di Roberto Pinto.

Il progetto Yumi's New School è stato cucito su misura sulla figura dell'artista Yumi Karasumaru, per svelare alcuni degli aspetti più significativi del suo lavoro.

Ricordiamo che, nel suo percorso artistico, intreccia la relazione con le sue radici, il Giappone, e il suo approdo in Italia.

Proprio questa distanza con la sua cultura di provenienza le ha permesso di ripercorrere ricordi, memorie, drammi personali e collettivi, riti e abitudini del Paese del Sol Levante, senza cadere nella trappola della retorica o del celebrativo, ma con uno sguardo interrogativo e conoscitivo.

Nei quadri, nei disegni e nelle performance di Yumi Karasumaru troviamo la necessità di creare un dialogo con gli spettatori attraverso una contaminazione tra “Storia” e storie personali, tra collettivo, pubblico, e l’intimo, il privato.

Con Yumi's New School, l’artista vuole ulteriormente assottigliare la distanza con il pubblico costruendo un’esperienza condivisa sia attraverso due distinte performance sia trasformando una parte dello spazio espositivo in un suo studio temporaneo in cui i visitatori saranno invitati a lavorare accanto a lei per tutta la durata della mostra, condividendo i processi ideativi e realizzativi.

La performance, inedita, che si potrà vedere in occasione dell'inaugurazione del 10 maggio, Pro-Memoria di Onoda - l'ultimo samurai, si incentra sull’incredibile esperienza di Hiroo Onoda, soldato giapponese, rimasto per quasi trenta anni nella giungla di una sperduta isola nell’arcipelago delle Filippine, credendo che la seconda guerra mondiale non fosse finita.

Il 22 maggio, poi, sarà presentata la performance The Double Pop Songs, è frutto di una selezione di canzoni pop giapponesi, denudate dalla musica, le cui parole saranno proiettate sul corpo dell’artista in kimono bianco, come fosse uno schermo.

Due sale sono allestite con una serie di dipinti: la prima comprende una decina di lavori selezionati dalla vastissima serie "Facing Histories" realizzata nel 2015, in occasione dell'anniversario dell'esplosione atomica di Hiroshimae e Nagasaki, e la seconda sala ospita alcuni lavori di medie dimensioni su tela e su carta della nuova serie "Learning from the past", ispirata all'arte giapponese del periodo Edo.

Una terza sala, invece, è dedicata alla proiezione dei video delle performance realizzate dall'artista durante la sua carriera.

Una quarta sala, infine, ospita il suo atelier temporaneo, un laboratorio aperto a tutti il cui l'obiettivo è di lavorare insieme, discutere, offrire il proprio sguardo e accogliere lo sguardo altrui. Si può, dunque, assistere al processo di realizzazione di un'opera dell’artista, per capire dall’interno la sua poetica, e anche provare a disegnare accanto a lei.

Info, orari e giorni delle performance, incontri: www.karasumaru.net -www.alchemilla43.it.

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