2 milioni di euro per conservazione e valorizzazione delle parti esterne

Villa di Maser rinasce nel segno di Palladio e della sostenibilità con i fondi del PNRR - Ministero della Cultura

  Cultura e Spettacoli  

Villa di Maser, Patrimonio dell’Umanità UNESCO dal 1996, ha presentato gli interventi di conservazione e valorizzazione in fase di avvio, resi possibili dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza-PNRR-M1C3, Ministero della Cultura (Unione Europea, NextGenerationEU*).

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Ospite della giornata Vittorio Dalle Ore, proprietario della Villa. Sono intervenuti, oltre alle autorità, Paolo Faccio, Progettista e Coordinatore Generale del Progetto, Professore Ordinario di restauro presso lo IUAV di Venezia; Annachiara Vendramin, Progettista e Direttore dei Lavori della componente vegetale, agronomo del paesaggio; Andrea Di Lenna, Coordinatore delle attività di valorizzazione del Progetto, Professore di Organizzazione all’Università di Padova.

E’ stato descritto nel dettaglio il Progetto di conservazione e valorizzazione che riguarda l’esterno del complesso concepito da Andrea Palladio nella metà del Cinquecento.

Lo stato dell’arte e gli interventi previsti

(…) Ove è tagliata nel monte rincontro alla casa una fontana con infiniti ornamenti di stucco, e di pittura. Fa questa fonte un laghetto, che serve per peschiera; da questo luogo partitasi l’acqua scorre nella cucina, & da poi irrigati i giardini, che sono dalla destra, e sinistra parte della strada, la quale piano piano ascendendo conduce alla fabrica; fa due peschiere coi loro beveratori sopra la strada commune: d’onde partitasi; adacqua il Bruolo, il quale è grandissimo, e pieno di frutti ecellentissimi e di diverse selvaticine (…).

Andrea Palladio, I quattro libri dell’Architettura, libro II, Venezia 1570

Villa di Maser (conosciuta anche come Villa Barbaro), è un complesso di ardita magnificenza. L’edificio è, come da volontà di Andrea Palladio, legato simbioticamente all’ambiente circostante e ha una vocazione agricola. Assomma su di sé un grande impatto visivo - colonne, frontoni, barchesse - e una funzionalità di alto livello: una vera “macchina territoriale”, impreziosita dalla componente artistica a cura del pittore Paolo Veronese e dello scultore Alessandro Vittoria. 200 gli ettari di pertinenza, di cui 100 ettari a bosco, il resto a vite e in parte a uliveti.

L’intervento finanziato dai fondi del PNRR M1C3 dedicato a “Parchi e Giardini Storici”* per un totale di 2 milioni di euro riguarda la conservazione della parte architettonica e impiantistica (sistema idraulico palladiano, uso della risorsa idrica in modo funzionale; restauro del Ninfeo e dell’apparato decorativo con materiali bio-eco compatibili e sostenibili). La componente arborea della Villa, con un’attenzione particolare per gli esemplari più antichi, sarà curata e integrata con altri elementi vegetali. Il giardino delle rose e altri tre giardini saranno restaurati e rinnovati con l’introduzione di piante e fiori particolarmente amati fra il Cinquecento e Seicento. Orto e frutteti saranno riqualificati, così come i prati, che verranno arricchiti dal punto di vista floristico e aromatico. Tutto concorrerà a rendere Villa di Maser ancor più accogliente e permetterà al visitatore di passeggiare nei giardini e tra le serre, supportato da un’adeguata cartellonistica informativa; sarà garantita l’accessibilità dei percorsi anche alle persone diversamente abili.

Un contestuale progetto piano di valorizzazione inserirà il complesso non solo tra gli itinerari di visita del Patrimonio UNESCO, delle Ville e Giardini più noti a livello internazionale, ma lo renderà location perfetta per eventi culturali di alto profilo e meta del turismo slow in tutte le sue declinazioni (botanico, culturale, sportivo, enogastronomico…).

Nel suo intervento, Vittorio Dalle Ore ha trasmesso ai presenti l’amore e la dedizione personale nei confronti di un’opera incredibilmente affascinante: “Sostenuta per questo Progetto dall’intervento del soggetto pubblico, attraverso l’Unione Europea. Questi investimenti sono intimamente connessi alla vita della Villa, in cui edificio e parti esterne dialogano in modo costante e rappresentano un indiviso di valore inestimabile. Finalmente la bellezza che ogni giorno si può vivere e respirare a Villa di Maser potrà essere condivisa con il visitatore in modo ancor più profondo: le persone potranno, oltre che ammirare gli affreschi e le sculture della Villa, anche passeggiare per i giardini, le serre, veder zampillare l’acqua dal Ninfeo. Un’esperienza ogni giorno diversa, una meraviglia che si rinnova all’infinito”.

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“Quando parliamo di innovazione, nello specifico caso di Villa di Maser - spiega Paolo Faccio - intendiamo il recupero del progetto originario di Palladio, già allora estremamente avveniristico. Il riferimento è soprattutto all’ottimizzazione delle risorse, in particolare dell’acqua, per l’uso sia funzionale sia estetico. Torneranno al loro splendore originario il Ninfeo, prodigio di architettura e ingegneria, le serre e i giardini. Per questi lavori sono stati selezionati fornitori del territorio altamente specializzati, in grado di garantire l’uso di tecniche e materiali innovativi, sostenibili e brevettati. Alla conclusione dell’intervento conservativo Villa di Maser tornerà a essere ciò che è sempre stata, con un plus: potrà coinvolgere tanti e diversi tipi di utenza, dai giovani ai turisti, dagli studiosi ai professionisti”.

Il verde nelle sue declinazioni - giardini, parco, orto, boschetto - è oggetto del progetto conservativo curato da Annachiara Vendramin: “Per un agronomo, per un paesaggista, è un privilegio poter contribuire alla rinascita di Villa di Maser, anche attraverso la valorizzazione delle componenti arboree di grande valore e la reintroduzione di fiori e piante rare. Il lavoro sarà molto articolato: il giardino storico sarà riqualificato in un’ottica di sostenibilità ambientale; saranno restaurate le pavimentazioni. Sarà recuperato il frutteto, con la messa a dimora di piante di frutti nani, antichi, e di piante officinali; anche il boschetto retrostante sarà riqualificato. A Villa di Maser vivranno insieme e dialogheranno due linguaggi, quello voluto da Palladio e quello impresso negli anni Trenta del secolo scorso dall’architetto Tomaso Buzzi e da Maria Teresa Parpagliolo Shephard, per volere della proprietaria di allora, Marina Volpi di Misurata. Pregevoli curiosità attireranno l’occhio del visitatore attento, come i vasi di terracotta che riporteranno le cifre MM, esattamente come un tempo”.

“Specifica dello spirito del PNRR - commenta Andrea Di Lenna - è, oltre al focus sulla natura tecnica degli interventi, la valorizzazione del patrimonio esistente, così da mettere a disposizione della cittadinanza locale e poi di tutti coloro che passeranno in visita a Villa di Maser, strumenti adeguati per godere degli spazi. Concretamente, il Progetto legato ai fondi del PNRR sarà volto ad aumentare il numero di visitatori di Villa di Maser e pertinenze esterne; a digitalizzare le informazioni e renderle fruibili a tutti, sia in loco sia tramite il web; a far sì che parco e giardini siano protagonisti di eventi per diversi target di fruitori. A cambiare sarà anche l’accoglienza fornita che, come voluto dalla proprietà, condurrà le persone a sentirsi ospiti e non semplici visitatori, per una vera experience di valore, fuori dal comune. A essere valorizzato sarà anche il racconto dell’intero percorso di recupero e conservazione, che durerà un anno e mezzo, che già ora fa scoprire piccoli tesori di bellezza capaci di sorprendere anche i professionisti coinvolti nel Progetto”.

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