Interessante talk realizzato nell’ambito della Settimana del Cervello

Il cervello, regista della salute

  Salute  

A Milano, nell’ambito della Brain Awereness Week, organizzata, ogni anno, per far conoscere i progressi ed i benefici della ricerca scientifica sul cervello, lo scorso 15 marzo si è svolto, presso il Palazzo delle Stelline, il talk in presenza Il cervello regista della salute, che ha visto a confronto medici, neuroscienziati, esperti di intelligenza artificiale, specialisti della salute mentale moderati da Susanna Messaggio dell’agenzia di stampa e PR Messaggio Consulting.

Sottolineiamo che, dal 13 al 19 marzo, un ricco calendario di appuntamenti ha animato il programma della Settimana del Cervello (Brain Awareness Week) in tutto il mondo e, raccolto, così, la sfida globale lanciata dalla Dana Alliance for Brain Initiatives che ha dato l’opportunità di concentrare l’attenzione sulle scienze del cervello e sull’importanza della ricerca in questo ambito.

Precisiamo che, in Italia, la Settimana del Cervello è promossa da Hafricah.NET, il portale di divulgazione neuroscientifica, che, dal 2007, divulga i più recenti studi del settore.

Come anticipato nel talk Il cervello regista della Salute medici, neuroscienziati, esperti di Intelligenza Artificiale, specialisti della salute mentale hanno illustrato i progressi della scienza in merito al cervello ed alle sue interconnessioni con la salute psicofisica.

La Dottoressa Isabel Fernandez, Presidente dell’Associazione EMDR Italia (dall’inglese Eye Movement Desensitization and Reprocessing, Desensibilizzazione e rielaborazione attraverso i movimenti oculari) ed il Prof. Marco Pagani, Dirigente di Ricerca presso l’Istituto di Scienze e Tecnologie della Cognizione del Consiglio Nazionale delle Ricerche (ISTC-CNR), hanno spiegato che il EMDR, utilizzato, in origine, per alleviare lo stress associato ai ricordi traumatici, oggi, come validato da numerose ricerche e pubblicazioni, è considerato il trattamento evidence-based per il DSPT (Disturbo da Stress Post Traumatico). L’EMDR, infatti, aiuta ad andare dal trauma alla resilienza, lavorando sia sull’individuo che sulla comunità, soprattutto per i minori e le popolazioni più esposte che hanno bisogno interventi psicologici specialistici.

Il Professor Giovanni Marasco, Gastroenterologo e Dirigente Medico presso IRCCS S. Orsola, Ricercatore presso l’Università di Bologna e Referente scientifico Schwabe Pharma Italia, ha approfondito il tema delle interconnessioni bidirezionali tra cervello ed intestino. L'intestino, il più grande organo dell’uomo con funzione endocrina e immunitaria, ospita, infatti, la più ampia comunità batterica commensale: i 100 milioni di neuroni presenti nell'intestino tenue umano, rendono il sistema nervoso enterico il distretto a più ampia concentrazione di neuroni. Ogni neuro-trasmettitore presente a livello del sistema nervoso centrale si trova anche nell'ENS. L'asse intestino-cervello, dunque, consiste nella comunicazione bidirezionale tra il sistema nervoso centrale e quello enterico (ENS), collega, infatti, i centri emotivi e cognitivi del cervello con le funzioni intestinali periferiche. L'intestino puè influenzare l'umore, le funzioni cognitive e la salute mentale. Alcuni disturbi dell'umore, come l'ansia e la depressione sono collegati con alcuni disturbi gastrointestinali come la diarrea o la stipsi. Parallelamente, le malattie gastrointestinali, come ad esempio la sindrome dell'intestino irritabile, spesso si presentano in associazione a comorbidità psicologiche. In entrambi i casi, i dati più recenti mostrano che è presente una alterazione del microbiota intestinale.

Il dr. Tommaso Lupattelli, Specialista in Chirurgia Vascolare e Radiologia Interventistica il Gruppo Gvm Care & Research, ha spiegato che l'insufficienza venosa cerebrospinale cronica (CCSVI) è una patologia vascolare congenita che comporta la presenza di stenosi (restringimenti), malformazioni venose e collateralizzazione (formazione di vasi collaterali) del flusso nelle principali vene del collo che drenano il sistema nervoso centrale. Queste alterazioni sono state associate con gradienti di pressione significativi misurati lungo lestenosi e anomalie venose presenti nella vena azygos e/o nelle vene giugulari interne (IJV). La presenza di stenosi della vena IJV e/o dellavena azygos, limita il normale flusso di sangue dal cervello e dal midollo spinale e può essere un fattore importante nell’insorgenza di alcune patologie come la malattia di Meniere, la cefalea cronica, refrattaria ai farmaci, e la sclerosi multipla, dove l'infiammazione perivenosa (attorno alle vene) multifocale o demielinizzazione (assottigliamento o perdita della guaina mielinica, lo strato che ricopre le fibre nervose) nel sistema nervoso centrale è risaputo essere una conseguenza della rottura della barriera emato-encefalica a causa di aumento della pressione transmurale, seguita da stravaso di globuli rossi, plasma e ferro, con conseguente danno alla tolleranza immunitaria e la propagazione a cascata di eventi infiammatori e risposte immunitarie che possono persistere nel tempo.

La Dottoressa Beatrice Casoni, Specialista in Psichiatria e Direttore Sanitario della clinica neurocare di Bologna, ha illustrato cosa significa soffrire di depressione farmacoresistente (soffrire di depressione significa convivere con un disturbo che condiziona a 360 gradi la vita di chi ne soffre e che comporta molto dolore interiore) ed ha illustrato gli orizzonti terapeutici aperti dalla Stimolazione Magnetica Transcranica, approvata nel 2008 dalla Food&Drug Administration degli Stati Uniti d’America come trattamento di classe A per la depressione. La Stimolazione magnetica transcranica è una tecnica di neuromodulazione non invasiva ed indolore: la TMS modula la comunicazione tra i neuroni della specifica area del cervello deputata al disturbo che si vuole trattare. La stimolazione magnetica è una terapia di precisione: basta, infatti, applicare un campo magnetico, attraverso una bobina (coil di stimolazione) posta sul capo.

Sebastian Vadalà, Founder di Genius Robotics, è intervenuto sul tema della robotica di assistiva e di telepresenza, la tecnologia che consente alle persone che non hanno la libertà di muoversi fisicamente di spostarsi nello spazio, tramite il semplice collegamento da PC o smartphone, di essere presenti ovunque nel mondo, offrendo una reale presenza fisica come soluzione per superare le “distanze”.

La settimana del Cervello - ha concluso la moderatrice del simposio Susanna Messaggio - è uno dei più rilevanti format di divulgazione delle neuroscienze a livello internazionale. È un grande onore avere organizzato un simposio che ha riunito oggi- su questo palco- testimonianze così autorevoli che hanno trasmesso al pubblico l’entusiasmo del progresso scientifico ed hanno centrato l’ambizioso obiettivo di divulgare gli avanzamenti della ricerca nell’ambito delle neuroscienze.

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