Vinitaly è tornato ... ed è tornato alla grande!

Vinitaly it’s back!

  Food and beverage  

Vinitaly è tornato. Ed è tornato alla grande! Lo dicono i numeri: sfiorata la quota delle 90 mila presenze, 4400 espositori di 19 nazioni

La novità di quest’anno è stata l’incidenza dei buyer stranieri sul totale dei visitatori (28%), segno di una forte volontà di lasciarsi alle spalle il vissuto degli ultimi due anni. E così 25 mila operatori stranieri provenienti da 139 paesi hanno visitato la più importante vetrina italiana dedicata al mondo del vino.

Ma la 54ª edizione del Salone Internazionale dei Vini e dei Distillati non poteva trascurare i venti di guerra di questo periodo. Ecco, dunque, che la manifestazione si è aperta alla solidarietà scegliendo di destinare tutto il ricavato delle 76 super-degustazioni e di tutte le masterclass a pagamento alle iniziative della Caritas a sostegno delle popolazioni colpite dalla guerra in Ucraina. La cifra, stimata in 80 mila euro, sarà interamente devoluta in favore dell’accoglienza dei profughi e, in particolare, delle famiglie ucraine.

Difficile, se non impossibile, riassumere quanto accaduto nella tre giorni di incontri, convegni (circa 30) e degustazioni che si sono susseguiti nei 17 padiglioni, fissi e temporanei.

Tra le novità segnaliamo, oltre all’area del "quarto colore del vino", dedicata agli Orange Wine, quelle di “MicroMegaWines - Micro Size, Mega Quality”, la nuova sezione riservata alle produzioni di nicchia a tiratura limitata e di altissima qualità.

Visitare il Vinitaly rappresenta sempre comunque un’occasione per scoprire interessanti realtà.

Centinari, ad esempio, è una etichetta franciacortina che l’azienda marchigiana Togni ha voluto sviluppare fuori dalla sua regione, là dove il nome geografico è divenuto simbolo di un’eccellenza vitivinicola prodotta in un terroir vocato. Abbiamo così avuto l’opportunità di assaggiare un ottimo Centinari Franciacorta DOCG BRUT, dal carattere vibrante, incisivo e vitale, e il Centinari Franciacorta DOCG Dosage Zéro, fresco, elegante e ben equilibrato.

Sempre il Lombardia, ma nelle colline dell’Oltrepò Pavese, abbiamo degustato un’interessante novità della Cantina Castello di Luzzano: dal simpatico nome Ciciard, che in dialetto significa “chiacchiera” e con un’etichetta che vuole donare gioia, della collezione Insurgent Colors, quest’ottimo Chardonnay IGP con una gradazione di 13,5°, è un ottimo vino tranquillo ideale sia da antipasto sia con primi leggeri.

Abbiamo poi con piacere assistito alla presentazione del neonato Consorzio Vini Valle d’Aosta, regione che fino a oggi era l’unica in Italia a non avere questo assetto (ma che era comunque organizzata con l’associazione di viticoltori VIVAL.

Infine, ci è stato proposto, abbinato a una selezione di salumi abruzzesi, l’assaggio di due bollicine rosate prodotte da Citra:Primae Lucis”, un metodo Martinotti dal colore rosa carico e da sentori in cui fiori e frutta si accompagnano tra loro in modo armonico e vivace, e “Fenaroli”, uno metodo Classico millesimato, con 12 mesi di riposo sui lieviti, dal delicato colore “buccia di cipolla” e da aromi e gusto di estrema finezza.

Rosella Trombetta

  • img1
  • img2
  • img3
 Versione stampabile




Torna