Nestlé, partendo dal pomodoro, ha lanciato il suo piano di supporto alla transizione a un sistema alimentare rigenerativo:

Nestlé Italia e Steriltom insieme per il primo progetto di rigenerazione che permette di risparmiare il 40% di acqua per l’irrigazione

  Ambiente, Sicurezza e Trasporti  

In occasione del vertice delle Nazioni Unite sui sistemi alimentari di New York, nell’ambito degli impegni di Nestlé per contribuire a raggiungere gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs) entro il 2030, Nestlè Italia ha annunciato le sue azioni per la protezione e il risanamento dell’ambiente, il miglioramento dei mezzi di sussistenza degli agricoltori ed il benessere delle comunità agricole.

Siamo consapevoli che l’agricoltura rivesta un ruolo fondamentale nel miglioramento della salute del suolo, nel ripristino del ciclo dell’acque e nell’aumento della biodiversità a lungo termine. - ha dichiarato Paul Bulcke, Chairman di Nestlé - Questi risultati costituiscono la base di una produzione alimentare sostenibile e, elemento fondamentale, contribuiscono anche al raggiungimento dei nostri ambizioni obiettivi climatici.

Il Gruppo Nestlé, presente, oggi, in 187 Paesi con più di 2000 marche tra globali e locali, leader nel mondo per la produzione e distribuzione di prodotti per la Nutrizione, la Salute e il Benessere delle persone, lo ricordiamo, è uno dei firmatari dell’impegno “Business Ambition for 1.5°C” delle Nazioni Unite ed è stata una delle prime aziende a condividere, a dicembre 2020, il suo piano dettagliato e con scadenze ben definite.

Nestlé, in particolare, ha già dato il via al programma “Generation Regeneration”, focalizzato su agricoltori, giovani, consumatori e dipendenti: nei prossimi cinque, infatti, l’azienda investirà 1,2 miliardi di CHF per promuovere l’agricoltura rigenerativa in tutta la sua catena di approvvigionamento, applicando la scienza e le tecnologie più all’avanguardia, fornendo assistenza tecnica ed offrendo sostegno agli investimenti, come, ad esempio, il pagamento di un sovrapprezzo per i prodotti provenienti dall’agricoltura rigenerativa.

Attraverso le nostre partnership di lungo corso con le comunità agricole di tutto il mondo vogliamo accrescere il nostro supporto verso pratiche agricole che siano buone per l’ambiente e per le persone. - ha affermato Mark Schneider, CEO di Nestlé - Al fine di sostenere una corretta transizione, per noi è fondamentale aiutare gli agricoltori di tutto il mondo che si assumono i costi e i rischi legati al passaggio all’agricoltura rigenerativa.

Anche Nestlé Italia si è impegnata a contribuire alla realizzazione di questo impegno globale grazie ad un progetto che si focalizza sulla tradizionale coltivazione del pomodoro. In collaborazione con Steriltom, storico fornitore di polpa di pomodoro per le pizze Buitoni, infatti, Nestlè Italia ha avviato all’inizio del 2021 un primo progetto di agricoltura rigenerativa che, grazie a sonde “intelligenti” installate nei campi, contribuisce a risparmiare più del 40% di acqua per l’irrigazione dei pomodori.

Il programma posto in essere da Nestlé Italia e Steriltom si basa sull’istallazione di 8 sonde (tensiometri) che monitorano un’area del piacentino, pari a 62 ettari completamente dedicati a Nestlé per la coltivazione delle circa 2.700 tonnellate di pomodoro destinato, ogni anno, allo stabilimento Buitoni di Benevento, l’Hub internazionale per la pizza surgelata del Gruppo.

Attraverso un dispositivo mobile che comunica con i sensori presenti sulla sonda, gli agricoltori riescono, così, ad ottenere aggiornamenti e informazioni dettagliate sulle condizioni di umidità del terreno.

In questo modo viene garantita una maggiore efficienza dell’irrigazione: viene ridotto, significativamente, lo spreco idrico e si permette alla pianta di ricevere sempre la quantità di acqua realmente necessaria.

In questo modo le piante di pomodoro si mantengono in buona salute e, di conseguenza, sono più reattive e resistenti in caso di attacchi patogeni o di ondate di calore particolarmente intense, consentendo, così, di limitare l’utilizzo di eventuali trattamenti chimici e salvaguardando, di conseguenza, la biodiversità.

Inoltre, questa pratica contribuisce anche a proteggere la fertilità del suolo, salvaguardandone le sostanze organiche.

Siamo particolarmente orgogliosi di questo progetto che rappresenta un primo, ma importante passo nel cammino che stiamo intraprendendo in Italia per supportare l’adozione di pratiche di agricoltura rigenerativa nella nostra filiera. - ha dichiarato Marco Travaglia, Presidente e Amministratore Delegato Gruppo Nestlé Italia e Malta - Le aziende che operano nel settore agroalimentare hanno il dovere e l’opportunità di contribuire a un cambio di rotta, positivo per l’ambiente, le comunità, per noi stessi e per le generazioni future.

Per aiutare i giovani appassionati di agricoltura, Nestlé ha anche annunciato che a novembre lancerà una nuova piattaforma di formazione al fine di attirare e formare la nuova generazione di agricoltori. La formazione, che, naturalmente, si focalizzerà sulle pratiche di agricoltura rigenerativa e su come migliorare la resilienza delle aziende agricole al cambiamento climatico, sarà rivolta agli oltre 40.000 agricoltori che partecipano ai programmi del Gruppo per supportare l’imprenditoria nel settore agricolo.

Ricordiamo, infine, che Nestlé, presenta in Italia, da più di 100 anni, opera nel nostro Paese in 9 categorie con un portafoglio di numerose marche che si impegnano costantemente per offrire prodotti buoni, nutrizionalmente bilanciati e con etichette trasparenti: come, ad esempio, Meritene, Pure Encapsulations, Vitan Proteins, Optifibre, Modulen, S.Pellegrino, Acqua Panna, Levissima, Bibite Sanpellegrino, Aperitivi Sanpellegrino, Purina Pro Plan, Purina One, Gourmet, Friskies, Felix, Nidina, Nestlé Mio, Nespresso, Nescafé, Nescafé Dolce Gusto, Orzoro, Nesquik, Garden Gourmet, Buitoni, Maggi, Perugina, Baci Perugina, KitKat, Galak, Smarties, Cereali Fitness.

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