La dottoressa Maristella Ruggero ci fornisce alcuni spunti interessanti su come funziona il nostro “secondo cervello” e su come tutelare al meglio la salute dell’intestino

La dottoressa Maristella Ruggero: consigli contro stress, cambiamenti climatici e alimentari

  Salute  

L’intestino, lungi dall’essere solo l’addetto allo smaltimento delle scorie, è elemento centrale per il benessere dell’intero organismo.

L’intestino, intelligente, efficiente e sofisticato, dunque, è una sorta di secondo cervello, in perenne sinergia con quello “ufficiale”.

All’interno dell’intestino, infatti, trovano posto svariate terminazioni nervose, nonché centri di produzione di neurotrasmettitori come la serotonina, responsabile dell’umore.

Quest’organo riveste sempre maggiore importanza per il benessere in genere, viste le sue numerose funzioni, non solo metaboliche: ad esempio, uno stress a livello intestinale può spingere al consumo maggiore di micronutrienti, quali il magnesio, o di vitamine e causare carenze e aumentato fabbisogno. Questo può portare ad avvertire alterazioni, come irritabilità a livello umorale e tensioni muscolari e addominali.

Allo stesso modo una mancata armonia a livello umorale genera effetti a livello intestinale con il presentarsi di risposte e attività gastroenteriche involontarie.

Accumuli di stress, cambiamento delle abitudini alimentari, ritorno alla sedentarietà da smart working e anche gli sbalzi climatici, cui andiamo incontro, possono ulteriormente appesantire la funzionalità dell’apparato intestinale.

Esiste, inoltre, una correlazione tra il nostro “secondo cervello” e il sistema immunitario e, in questo periodo dell’anno in cui si temono i raffreddamenti stagionali e stanchezza e affaticamento, il benessere dell’intestino balza in primo piano.

All’interno dell’intestino si trova, infatti, il GALT (acronimo dell'inglese Gut-Associated Lymphoid Tissue).

Con questa denominazione si intende normalmente la parte del sistema immunitario presente a livello del tratto digerente.

La dottoressa Maristella Ruggero, farmacista e membro del Servizio Tecnico Scientifico di Nature’s Bounty Italia, azienda protagonista nella produzione e distribuzione di integratori alimentari, ci spiega che il GALT, come descritto nei libri di fisiologia, è un esempio di tessuto linfoide associato alla mucosa, responsabile della protezione dagli attacchi degli agenti patogeni, sia nella risposta primaria che in quella secondaria.

Un ulteriore elemento, poi, è il cosiddetto MALT, acronimo inglese per mucose associated lymphoid tissue, cioè il tessuto linfoide associato alla mucosa.

La dottoressa precisa: Diffuso a livello di mucose quali il tratto gastrointestinale, quello uro-genitale, la tiroide, i polmoni, gli occhi e la pelle, il MALT si organizza in noduli linfatici (oppure cellule isolate), su cui influisce la flora intestinale.

Quando l’apparato digerente viene sollecitato da cibi ricchi in coloranti e additivi aggiunti, il tessuto reagisce producendo una risposta anche di tipo immunitario. Questo accade anche nel caso di alimenti che fino a quel momento non avevano generato sensibilizzazioni: quando il tessuto linfoide risponde alle sollecitazioni infatti, all’introduzione di un cibo, anche in piccole quantità, si può generare una risposta immunitaria.

Se l’intestino presenta attività irregolari anche il sistema immunitario ne può risentire.

Tra le cause di stress può figurare anche la stagionalità, soprattutto se il clima mite cede il passo a temperature più rigide.

Gli sbalzi termici e il cambio delle abitudini alimentari possono mettere a dura prova il nostro intestino, tra il cambio degli alimenti principali, il ritorno alla routine e agli orari serrati che possono impedire di concedersi un pasto tranquillo e dai nutrienti ben bilanciati.

Persino la variazione delle ore di luce e di sonno può generare uno stress che si ripercuote a livello intestinale, coinvolgendo le difese immunitarie e il sistema nervoso.

Un modo utile per sostenere la normale funzionalità del tratto digerente è quello di limitare, in primis, gli alimenti che possono esserne responsabili e prediligere un’alimentazione bilanciata ricca di frutta, verdura e cereali integrali, coadiuvata dall’utilizzo di un buon probiotico - consiglia la dottoressa, spiegando che - si tratta di ceppi di batteri “buoni”, come il Bacillus Coagulans unique IS2, che producono spore in grado di resistere all’ambiente acido dello stomaco e di giungere a livello intestinale dove germinano e si moltiplicano.

Esse supportano la flora microbica intestinale consentendo a quest’ultima di riprendere la sua consueta funzione. Prendersi cura del proprio intestino è un buon modo per fare in modo che svolga la sua normale attività, soprattutto in periodi in cui viene sottoposto a stress.

Inoltre di particolare interesse per contribuire al mantenimento di una normale funzione del sistema immunitario sono la Vitamina C, presente in frutta e verdura, la vitamina D, contenuta in alimenti di origine animale e nei funghi, e lo Zinco, micronutriente presente anche nei legumi e nella frutta secca.

È possibile utilizzarli anche nella forma di integratore a concentrazioni ottimali. Insomma, prestare attenzione all’alimentazione e all’equilibrio del nostro intestino consente al nostro secondo cervello di svolgere al meglio il suo consueto lavoro, supportando il benessere dell’intero organismo.

Foto della dottoressa Ruggero ed immagini: credit Pixabay.

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