Tante manifestazioni per rendere Caorle meta turistica non più solo balneare

Caorle, borgo marinato veneto aperto tutto l’anno

  In viaggio tra gusto e cultura  

Fino allo scorso 6 gennaio, Caorle ha ricevuto tantissimi visitatori per la seconda edizione di Caorle Wonderland, la manifestazione natalizia più lunga e articolata (era iniziata il 6 dicembre), nata dalla collaborazione tra il Comune e l’associazione culturale Gabbiano per promuovere le bellezze della città anche al di là dei mesi estivi.

Il cartellone delle manifestazioni ha reso particolarmente magica l’atmosfera natalizia in questo borgo di pescatori, denominato la Piccola Venezia, creando, così, nel coloratissimo centro storico della città (le case sono dipinte con colori pastello), un’atmosfera unica per emozionare le persone di tutte le età. Adulti, bambini e famiglie intere hanno visitato il grande parco dei divertimenti, allestito nel centro storico della città, la casa di Babbo Natale e quella della Befana, partecipato a laboratori creativi, acquistato nel mercatino natalizio, partecipato a concerti e spettacoli di varia natura. Nel villaggio di Babbo Natale,i visitatori del borgo hanno potuto assaggiare le migliori specialità culinarie, internazionali (provenienti da tutti i continenti) e locali.(in particolare il classico cartoccio di pesce fritto locale).

Caorle, che ha saputo rimanere un villaggio di pescatori, è un Borgo Storico Marinaro d’Italia, da due anni Bandiera Blu, ed è stata insignita anche delle Spighe Verdi.

Caorle, lo ricordiamo, si affaccia sul Mare Adriatico, a nord est della Laguna di Venezia, tra le foci di due fiumi, il Livenza e il Lemene, ha una lunghissima spiaggia, divisa tra quella di Levante e quella di Ponente, ben 18 km di sabbia dorata fino a Porto Santa Margherita, al Lido di Altanea, a Duna Verde e a Brussa, alle cui spalle sorte l’oasi di Vallevecchia.

L’area lagunare di Caorle, particolarmente affascinante, è un patrimonio di biodiversità, arricchita dai suoi antichi casoni da pesca, tipiche strutture in legno e canne di palude, che ospitavano i pescatori e le loro famiglie durante il periodo della pesca in laguna e raccontano, ancora oggi, la vita dei pescatori.

Interessanti i monumenti di Caorle.

Il Duomo, l’edificio più antico (risale al 1038) ed importante della città. - Il Duomo, dedicato a Santo Stefano Protomartire, è in stile romanico con elementi bizantini e contiene infiniti tesori: un’ara funeraria romana del I sec. d. C. (l’ara Licovia, alla base del tabernacolo); la Pala d’Oro del XIII - XIV secolo dietro l’altare maggiore (capolavoro di oreficeria veneziana che presenta elementi stilistici di influsso bizantino); un crocifisso ligneo del XV secolo. E poi ancora l’affresco di San Cristoforo (del XV sec.), un fonte battesimale del 1587 e suggestive tele di scuola veneziana del XVI-XVII secolo.

Il Museo liturgico- Sempre in piazza Vescovato, adiacente al Duomo, si trova anche il Museo Liturgico, che custodisce preziosi oggetti liturgici ed anche gli abiti di Papa Roncalli, già Patriarca di Venezia. Anche il museo merita una visita,

Il Campanile - Davanti al Duomo si erge il Campanile, vero simbolo di Caorle, uno dei pochi campanili cilindrici originali rimasti. Il Campanile, che risale all’XI secolo, è alto 48 metri, ha 80 gradini e pende leggermente verso est. E’ visitabile su prenotazione. E se si vogliono salire 84 gradini, si viene premiati da una vista mozzafiato.

Il Santuario della Madonna dell’Angelo - Il Santuario, originariamente dedicato all’Arcangelo Michele (da cui il nome) è stato edificato nella sua struttura attuale nel 1751 su resti del VI o VII secolo di quello che fu probabilmente l’edificio religioso più antico di Caorle: una chiesetta a tre navate in legno dedicata, appunto, a San Michele Arcangelo. La chiesa, che si trova là dove finisce la scogliera ed inizia la spiaggia di Levante), su un promontorio che si incunea nel mare Adriatico, e meta di pellegrinaggio non solo per i caorlotti, devoti alla Vergine Maria, ma anche per molti fedeli che arrivano da ogni parte del mondo. La tradizione racconta che alcuni pescatori trovarono in mare una statua lignea della Madonna con Bambino che galleggiava nonostante essa poggiasse su un piedistallo in marmo; solo dei bambini riuscirono a portarla nel Duomo da cui però scomparve il giorno dopo, per essere inspiegabilmente ritrovata in un secondo momento nella chiesetta sul mare, che, per questo, prese il nome di Chiesa della Madonna dell’Angelo. Ogni cinque anni, la seconda domenica di settembre (la prossima edizione ci sarà a settembre 2020), in mare, si svolge la Processione della Madonna dell'Angelo con imbarcazioni di pescatori addobbate a festa, bragozzi e barche da tutto il circondario che seguono la statua della Madonna dell’Angelo. Ogni cinque anni, la seconda domenica di settembre, la statua custodita in questa chiesetta viene portata in processione sulla caorlina, barca a remi tipica della laguna di Venezia, per rientrare, infine, nel suo Santuario. L’itinerario della processione si snoda dal Porto Peschereccio, percorre il Rio interno e il Canale dell’Orologio, per poi costeggiare il mare fino ad arrivare nuovamente alla chiesetta. La Chiesa è visitabile tutti i giorni in orario diurno nei mesi invernali. Durante l’estate, poi, è aperta dalla mattina presto fino alle 23.00.

Il Museo del Mare - Il Museo del Mare custodisce vari reperti archeologici (relitti di navi romane, insediamenti di palafitte di San Gaetano) e il relitto di un brigantino affondato nell’800.

Il Mercato Ittico - Al Mercato Ittico Comunale, che si trova nella zona adiacente al porto peschereccio, si può assistere, nel pomeriggio, alla particolare asta silenziosa “ad orecchio” (particolare sistema secolare di vendita del pesce, che viene assegnato a chi sussurra l’offerta più alta all’astatore, l’addetto alle vendite.)

La visita al museo ittico può anche essere l’occasione per scoprire il mestiere dei pescatori che, dopo aver venduto il pescato, sistemano le loro imbarcazioni e le reti da pesca, pronti a riaffrontare nella notte successiva una nuova giornata di lavoro. In queste acque si pescano soprattutto il moscardino di Caorle, un piccolo polpo che ama i fondali sabbiosi, perfetto come antipasto ipocalorico ed ottimo antirughe naturale, grazie all’elevata percentuale di collagene che contiene; il canestrello bianco, mollusco dal sapore delicato, spesso preparato alla griglia; le vongole di mare bio (certificazione unica in tutta Italia) allevate e raccolte nell’area antistante Vallevecchia, zona naturalistica protetta e Sito di Interesse Comunitario.

Ca’ Corniani - Caorle, considerata zona malarica per le circostanti paludi, fu sanata fin dalla seconda metà dell’Ottocento. A pochi km dalla città consigliamo di visitare Ca’ Corniani, l’azienda agricola, nata nell’800 per opera delle Assicurazioni Generali, dopo la prima delle radicali bonifiche che imbrigliarono le acque malsane della palude con canali e un’idrovora, allora all’avanguardia. Vi lavorarono e vi abitarono circa 3.000 persone, coltivando grano e vigneti ed allevando bovini. Oggi i grandi edifici rurali, ristrutturati, possono essere visitati. Sono anche la sede di un museo fotografico con installazioni multimediali che raccontano la sua storia.

Come anticipato, oggi il Comune punta a destagionalizzare i flussi turistici di modo che Caorle non sia più vissuta solo come località balneare: può, infatti, ben essere una meta di vacanza tutto l’anno e non solo nei mesi estivi: non mancano parcheggi per auto ed aree attrezzate per camper, ciclovie, zone verdi e pedonali.

Il prossimo evento in calendario è Caorle In Maschera di febbraio, il Carnevale della città, che si annuncia ogni anno più ricco.

Segnaliamo anche la manifestazione enogastronomica Gusta Caorle che permette di scoprire ricette tipiche, itinerari gourmet, ristoranti anche con eventi a tema dedicati ai sapori del pescato freschissimo e dei prodotti dell’entroterra, come, ad esempio, il riso superfino carnaroli, il miele di barena, il formaggio Montasio DOP, la birra artigianale o i vini locali. Un ricco paniere di prodotti proposti in un Menu Caorlotto da provare nei caratteristici ristoranti del borgo: imperdibili i classici spaghetti alle vongole, i moscardini in umido con la polenta, il risotto con i canestrelli bianchi, le Sarde in Saor, i bigoli in salsa o le grigliate di pesce.

L’ultimo fine settimana di maggio, poi, ritorna Gusta La Cinquecento, appuntamento organizzato in occasione della regata velica “La Cinquecento” che ospita anche Sardee in Grea, competizione gastronomica in cui pescatori, velisti e curiosi si sfidano nel cucinare la miglior sardina alla griglia.

Segnaliamo anche, a fine estate, La Festa del Pesce, lo Street Wine, la Chocofest, il Caorle Street Festival.

Dove dormire: AQA Palace - via Strada Nuova 19, 30021, Caorle (VE) tel 042181087 -

Dove mangiare: Ristorante Duilio - via Strada Nuova 19, 30021, Caorle (VE) - tel 042181087 e Ristorante Antico Petronia - Via Roma 1, 30021, Caorle (VE) - tel 0421212133

Info: Consorzio di Promozione Turistica Caorle e Venezia Orientale - Via Roma 26, 30021, Caorle (VE) www.caorle.eu - info@caorle.eu.

Giovanni Scotti

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