Sottile, elegante, sognante, Un giorno di pioggia a New York conferma la grandissima classe di Allen e il suo sviscerato amore per New York.

Un giorno di pioggia a New York: incantevole Woody Allen

  Cultura e Spettacoli  

Il fascino grigio e autunnale di New York domina nell’ultimo lavoro di un grande Woody Allen, alle prese con una delicata vicenda di giovani innamorati, presi dai sogni, ambizioni, insicurezze, ingenuità proprie dell’età.

Un regista innamorato della Grande Mela, delle sue atmosfere più malinconiche e sognanti, delle sottigliezze e ambiguità della vita, delle sorprese inaspettate che sempre ci riserva, delle tortuosità con cui dichiariamo noi stessi e le nostre aspirazioni, nella cifra costante dell’inquietudine.

Le disavventure scombinano i progetti di una giovane coppia e riorganizzano i destini, come da filosofia esistenziale del regista.

Tutto si scompone e si ricompone nell’arco di un weekend.

Sorprese a non finire, ricerche, incredulità, delusioni, ma tutto con il sorriso lucido e magato di chi ha capito e accetta l’incredibilità della vita.

Una commedia incantevole all’insegna della leggerezza come direbbe Calvino delle Lezioni americane.

Ovviamente il protagonista, colto, incompreso, sognante, che ama solo i vecchi film, i locali rétro, i giorni di pioggia e George Gershwin, è Allen:ritratto dell’artista da giovane.

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