Mauritius da gustare: l’anima dell’isola raccontata attraverso la sua cucina
Nei giorni scorsi a Milano, l'isola vulcanica di Mauritius, che, lo ricordiamo, si trova nell’Oceano Indiano, a circa 800 km a est del Madagascar ed è nota per il calore umano della sua popolazione multiculturale, per le bianche spiagge e per gli hotel di lusso, si è presentata attraverso la sua cucina.
Ogni ricetta a Mauritius è il risultato di influenze incrociate e stratificate: dalle spezie dell’India coloniale ai metodi di cottura cinesi, dai legumi della tradizione tamil fino alle salse ereditate dai coloni francesi. Il cibo diventa così il simbolo della convivenza, dell’ospitalità e della quotidianità.
Cucinare a Mauritius, dunque, è un gesto d’amore, un atto sociale, che tiene viva la memoria delle origini: non esiste un’unica cucina mauriziana, ma tante interpretazioni di essa, a seconda delle comunità e dei territori.
Testimonial della serata è stata Vima, la chef di Vima'sfood (Corso vercelli 37, angolo Via Paolo Giovio 1), l'unico locale mauriziano che diffonde i sapori, la cultura e il calore di Mauritius a Milano.
Sottolineiamo che Mauritius è una terra che parla tutti i linguaggi del mondo: quello della natura, della musica, dei colori… e soprattutto quello del gusto. Sulle tavole dell’isola si riflette un’identità profonda e multiculturale, frutto della co-esistenza secolare tra Africa, India, Cina, Francia e Inghilterra.
La cucina mauriziana, cioè, non è solo un patrimonio gastronomico: è una chiave per capire lo spirito e la storia di un Paese che ha fatto della diversità la sua forza..
Ogni ricetta a Mauritius è il risultato di influenze incrociate e stratificate: dalle spezie dell’India coloniale ai metodi di cottura cinesi, dai legumi della tradizione tamil fino alle salse ereditate dai coloni francesi. Il cibo diventa così il simbolo della convivenza, dell’ospitalità e della quotidianità.
Molte ricette sono tramandate oralmente, custodite nelle famiglie come piccoli tesori. Non serve un libro per cucinare a Mauritius: bastano il ricordo, la pratica, la condivisione.