Sabato scorso, a Milano, al Museo Diocesano Carlo Maria Martini, dopo aver partecipato all’incontro con l’Arcivescovo di Milano, Mons. Mario Delpini, dal titolo “Scrivere sui margini - La missione di raccontare le perierie dell’informazione alla luce delle carte deontologiche”, abbiamo potuto visitare la mostra personale di Lee Jeffries, il fotografo diventato famoso per aver dato voce ai poveri ed agli emarginati
La mostra Portrait - L’anima oltre l’immagine, curata da Barbara Silbe e Nadia Righi, presenta, fino al 16 aprile, circa cinquanta immagini, in bianco e nero e a colori, del fotografo inglese Lee Jefries, che ha catturato i volti di quell’umanità nascosta e invisibile che popola le strade delle grandi metropoli dell’Europa e degli Stati Uniti.
Nadia Righi ha ricordato che Lee Jeffries, fotografo autodidatta, ha iniziato la sua carriera quasi per caso, nel giorno che precedeva la maratona di Londra del 2008 quando ha scattato una fotografia a una giovane ragazza senzatetto che sedeva all’ingresso di un negozio. Rimproverato per averlo fatto senza autorizzazione, Lee Jeffries si ferma a parlare con lei, ad interrogarla sul suo passato, a stabilire un contatto che andasse al di là della semplice curiosità per scavare nel profondo dell’animo della persona che aveva di fronte. Da allora, Lee Jeffries inizia a interessarsi e a documentare le vite degli homeless, passando dai vicoli di Los Angeles fino alle zone più nascoste e pericolose delle città della Francia e dell’Italia.
Grazie al suo sguardo e alla sua arte spirituale, come lui stesso è solito definirla, Lee Jeffries fa emergere le persone senza fissa dimora dal buio in cui sono reclusi e cerca di ridare luce e dignità a ogni essere umano.
Il suo stile è caratterizzato da inquadrature in primo piano fortemente contrastate, e da interazioni molto ravvicinate con i soggetti, uomini e donne, che vivono ai margini della società , incontrati per le strade del mondo, dei quali riesce a far emergere i volti nella loro straordinaria potenza espressiva.
La mostra, da non perdere, è visitabile dal martedì alla domenica, dalle 10 alle 18.
Info, biglietti, iniziative collaterali: ww.www. museodiocesano.it - www.chiostrosanteustorgio.it.