Nuove classificazioni energetiche per gli elettrodomestici

26/02/2021


Da lunedì 1° marzo l’etichetta di classificazione dei consumi energetici degli elettrodomestici sarà sostituita da una nuova scala di valori.

Il cambiamento è stato motivato dal fatto che il vecchio sistema di etichette non è più ritenuto adatto a rappresentare le differenze tra gli elettrodomestici: quasi tutti, infatti, ora sono concentrati nelle classi migliori.

Le nuove etichette si basano sempre su una scala di valori che va da A (classe più efficiente) a G (la meno efficiente), con la differenza che scomparirà il simbolo “+” e, soprattutto, si irrigidiscono i criteri con cui verranno assegnate le lettere.

Ad esempio, un elettrodomestico, oggi classificato in classe A+++, con le nuove etichette sarà reinserito con tutta probabilità nella classe B, se non addirittura C (fonte: Label 2020).

Per evitare confusione, però, fino al 30 novembre 2021 le nuove etichette saranno affiancate a quelle vecchie, così che i consumatori potranno, gradualmente, abituarsi al nuovo sistema di classificazione.

Solo a partire dal 1° dicembre 2021, quindi, le vecchie etichette scompariranno definitivamente.

Cogliamo l’occasione per segnalare che, secondo un’indagine commissionata da Facile.it agli istituti di ricerca mUp Research e Norstat, il 69,4% degli italiani non è al corrente del cambiamento delle etichette, più di 30 milioni di individui, pertanto, non sono a conoscenza della novità che stiamo comunicando.

Inoltre, sempre secondo l’indagine commissionata da Facile.it, ben il 95% dichiara che questa è un’informazione importante ed il 56% degli italiani degli intervistati dichiara che la classe energetica è molto importante nella scelta di acquisto.

Dal 1998, anno in cui è entrato in vigore l’obbligo di apporre l’etichetta su ogni apparecchio, gli italiani hanno imparato a usare molto bene l’attuale sistema di classificazione dei consumi degli elettrodomestici per indirizzare i loro acquisti.

L’indagine condotta per Facile.it ha approfondito anche le ragioni per le quali i consumatori valutano molto importante (o, al contrario, poco o per nulla utile) considerare la classe energetica dell’elettrodomestico prima di acquistarlo.

Fra chi dà grande importanza alla classificazione le ragioni principali sono risultate essere il risparmio - sia esso economico (63% del campione) o energetico (32%) - e la convinzione che basarsi sulla classificazione energetica per compiere l’acquisto sia in qualche modo utile a salvaguardare l’ambiente (25%).

Per gli oltre 1.100.000 italiani che non considerano utile la classificazione, invece, i motivi dichiarati sono la volontà di spendere meno per lo specifico acquisto o, anche, l’ammissione di non capire realmente fino in fondo quale sia il significato della classificazione riportata nell’etichetta.

L'attenzione degli italiani verso le etichette energetiche è comprensibile se si considera che il consumo degli elettrodomestici incide moltissimo sulla spesa elettrica. il frigorifero, da solo, ad esempio, arriva a pesare tra il 10-15% della bolletta totale annua di una famiglia media.

Scegliere un elettrodomestico efficiente è un passo fondamentale per ridurre la bolletta energetica, ma se non si vuole vanificare il risparmio è bene fare attenzione ad altri due elementi. - spiega Mario Rasimelli, Managing Director Utilities di Facile.it - In primis la scelta del fornitore in grado di offrirci la tariffa più adatta alle nostre esigenze e, in secondo luogo, l’uso corretto degli elettrodomestici stessi per ridurre al contempo consumi e sprechi..

Scegliere un elettrodomestico con bassi consumi, pertanto è un ottimo modo per risparmiare: a volte, per alleggerire la bolletta è sufficiente cambiare i dispositivi più datati; conti alla mano, ad esempio, già, oggi, basta sostituire il vecchio condizionatore in classe B con uno nuovo in classe A+++ per risparmiare fino a 90 euro all’anno.