Motore Sanità: nasce l’Osservatorio, banca del sapere scientifico

21/11/2020


L’emergenza Covid-19 ha messo in rete per mesi professionisti di diverse estrazioni, istituzioni, associazioni, mondo scientifico.

Il tutto ha prodotto una mole incredibile di dati che non solo tracciano il percorso fino ad ora intrapreso, ma che, se ben utilizzati, possono diventare una vera e propria “banca del sapere”.

Motore Sanità, che, fin dall’inizio della pandemia, ha messo in campo Officina di Motore Sanità, una realtà che ha prodotto tramite incontri, seminari, approfondimenti, un vero e proprio tesoro delle buone pratiche, ha creato ora l’Osservatorio, con il quale mette a disposizione di quanti ne abbiano necessità (istituzioni, professionisti, associazioni, media, …) esperienze, buone pratiche, dati, studi e percorsi a livello nazionale ed anche regionale, così che possano diventare patrimonio comune.

Il Direttore dell’Osservatorio di Motore Sanità è il dottor Claudio Zanon, direttore scientifico di Motore Sanità.

Dall’inizio della pandemia, attraverso le attività che abbiamo messo in campo quotidianamente, abbiamo raccolto una mole davvero impressionante di dati, anche inediti, legati al Covid-19, ma anche a tutte quelle patologie, che, in tempo di pandemia, non devono assolutamente essere dimenticate. - ha spiegato il dottor Claudio Zanon - Ci siamo accorti che uno dei problemi maggiori che abbiamo è quello che i pazienti arrivano in ospedale troppo tardi, abbiamo infatti il terzo indice di mortalità a livello mondiale. Questo significa che esiste un problema di medicina territoriale. Se ne parla molto, ma poi non si prendono le dovute misure.

Claudio Zanon, puntando l’indice sulla programmazione e sulla mancanza di infermieri, ha aggiunto: Il Governo ha stanziato 10 milioni di euro per gli infermieri del territorio che vuol dire, ad esempio, che in Piemonte ne arriveranno 750 mila con i quali si potranno assumere non più di 25 infermieri. Pochi, insufficienti. Una goccia nel bisogno che è di ben altra portata - ha spiegato il direttore - Seconda questione è proprio l’organizzazione ospedaliera, che ha visto un deficit di programmazione anche per quanto riguarda il personale. Dobbiamo tenere conto che, se in un ospedale arrivano 1500 respiratori, servono almeno 4mila infermieri in più per permettere di metterli in funzione. Infermieri preparati, oltretutto. Questa è la giusta programmazione: pensare a tutta la catena della sanità, non solo alla dotazione tecnologica.

Per quanto riguarda, poi il vaccino per il covid-19, che dovrebbe arrivare dopo le festività, il direttore del neo nato Osservatorio di Motore Sanità, ha spiegato: Entro il 23 novembre le regioni devono mandare al commissario Arcuri il loro piano vaccino. Avremo 3,4 milioni di dosi, utili per 1,7 milioni di persone. Serve attivare da subito il personale, la logistica, il trasporto, la conservazione dei vaccini, migliorare la rete di cure territoriali. Ma, se ne parliamo e non facciamo una programmazione accurata ora, come faremo a fare una buona campagna di vaccinazione domani?

Conclude Claudio Zanon: Se vogliamo unificare un sistema per non lasciare indietro nessuno è bene che si parta dalla conoscenza ed è proprio questo il servizio alla comunità che Osservatorio vuole offrire.