Dopo Giallo carbone - Milano 1833, ora è nelle librerie il volume Giallo erba - Milano 1843, il nuovo giallo-storico di Paolo Saino, nato a Novara, ma milanese per cultura ed adozione, che, negli anni, ha sviluppato la passione per la storia, con una particolare inclinazione verso quella risorgimentale, alla quale si è avvicinato sotto la guida di esperti storici.
Amo raccontare la storia in modo fruibile e rigoroso ma leggero. - scrive Paolo Saino - Far sbocciare curiosità e stimoli per l’approfondimento.
L’anno scorso, leggendo Giallo carbone - Milano 1833, Paolo Saino ci ha fatto conoscere il commissario Ulisse Zecchini, ha ricostruito sia il mondo dei carbonari sia l’intenso rapporto tra città, campagna e provincia, che era tipico della Milano di quell'epoca.
Questa volta siamo nella Milano del 1843: Zecchini, che deve affrontare due omicidi chiaramente connessi tra loro, si muove tra nobiltà, borghesia, ceti medi e popolari nella Milano che, in quegli anni, stava prosperando.
Sono in corso, ad esempio, i lavori per la costruzione della stazione della ferrovia Ferdinandea e dello stabilimento di produzione del “gaz” fuori di porta Lodovica.
Dal punto di vista politico, il 1843 è caratterizzato, invece, dalla scarsa azione patriottica, che si esprime solo con la diffusione di materiale a stampa di origine mazziniana. Ma, a Bruxelles, esce “Del primato civile e morale deli italiani” di Vincenzo Gioberti, che propone la formazione di una federazione degli Stati italiani con a capo il Papa. E se ne parla, mentre le indagini sembrano fermarsi … Alla fine, però, Zecchini fa trionfare la giustizia …
La vicenda si snoda in quel contesto. Tra pochi anni in tutta Europa si scatenerà un “48” e Milano scriverà una delle pagine più belle del Risorgimento.
Ma … questa è un’altra storia.
Anche il nuovo giallo-storico di Paolo Saino, Giallo erba - Milano 1843, è edito dalla saronnese Leucotea (la dea delle cose bianche, della neve e dell’aurora) Edizioni, che ha già pubblicato non solo Giallo Carbone - Milano 1833”, nel 2018, ma anche Gli ultimi patrioti, nel 2017.
Un romanzo deve avere una buona trama, - afferma Matteo Moriggia, Editore - E deve essere scritto in un italiano impeccabile, poi deve emozionare e lasciare un qualcosa in chi lo legge.