RAI: Il Capitano Maria

07/05/2018


Dopo le fortunate serie con il maresciallo Rocca e il maresciallo Cecchini, l’amico di Don Matteo, la RAI torna a presentarci una fiction incentrata su un carabiniere, salendo questa volta di grado visto che si tratta di un capitano, e forse in omaggio alle quote rosa un capitano donna.

Maria Guerra, interpretata dall’ottima Vanessa Incontrada, è un capitano dei Carabinieri di forte personalità che sa farsi perfettamente rispettare nell’ambiente militare prevalentemente maschile, ma paga forse questa efficienza professionale con le difficoltà nella vita privata.

Rimasta prematuramente vedova avendo perso il marito in circostanze drammatiche, è stata costretta a crescere due figli da sola e l’impegno lavorativo le ha impedito di dedicare ai figli tutto il tempo che avrebbe voluto. Mentre il piccolo Riccardo di 9 anni è un bambino timido e tranquillo, affezionato alla madre, la sorella maggiore, Luce, ha quasi 18 anni ed è in un’età nella quale le tensioni con la madre si acuiscono. Per questo Maria decide di lasciare la grande città e accettare il trasferimento, in provincia: decide di tornare indietro, da dove era partita dieci anni prima, per cercare di andare avanti.

Tornata nella sua città natale, un bellissimo porto del sud Italia, Maria prende servizio nella caserma di cui sarà responsabile, e si trova costretta subito a mettere in chiaro chi comanda di fronte al tenente Labriola (Andrea Bosca), evidentemente abituato dal precedente comandante a muoversi con molta autonomia. Inizialmente sembra che il tenente soffra molto questo essere rimesso in riga, specialmente da una donna, ma scopriremo poi che il suo senso del dovere e il riconoscimento delle doti di Maria lo porteranno a collaborare in pieno.

La prima giornata di lavoro di Maria si rivela un vero tour de force (e sinceramente non capiamo perché la sceneggiatura non abbia previsto di spalmare su più giorni gli avvenimenti, rendendoli un po’ più verosimili). Infatti nella sola prima mattinata Maria esce in auto di pattuglia per la città, salva una ragazzino aspirante suicida, scopre che era stato attrezzato per compiere un attentato kamikaze, riesce a disinnescare l’esplosivo, viene informata che è in progetto un altro attentato ben più grave che farebbe saltare in aria la scuola dove, tra un migliaio di ragazzi, si trovano anche Riccardo e Luce, riesce a scoprire dove si trova la bomba e non potendola disattivare né spostare trova modo di fare uscire di nascosto tutti i ragazzi per un cunicolo in fila indiana, tornando anche indietro per recuperare la figlia che si era appartata per amoreggiare con un compagno di classe.

Anche la trama non è delle più semplici, visto che mette insieme malavita organizzata locale, terrorismo islamico, trattativa Stato-mafia, bullismo scolastico, ammirazione per i personaggi di successo anche se vacui e moralmente discutibili (qui una giovane promessa pugliese del calcio che sembra il ritratto spiccicato di Antonio Cassano).

Inoltre, ad intrecciare ancora più le vicende di Maria, le indagini sui tentati attentati dinamitardi la porteranno ad incrociare il dramma che dieci anni prima, in quella stessa città, aveva visto morire suo marito, un magistrato del Tribunale dei Minori. Un malore, mentre era in macchina con Luce, che ha causato un incidente mortale. Maria non sa perché, ma dentro di sé quella morte non l’ha mai accettata, e nonostante i referti, le perizie, le testimonianze ha sempre sentito che dietro quella fine c’era qualcosa che le sfuggiva.

Inseguendo i responsabili dei crimini attuali il capitano riesce a portare alla luce la geografia malavitosa della città, che ruota intorno agli affari che una potente cosca mafiosa fa con una società multinazionale che governa i traffici che avvengono nel porto. Così Maria riesce a capire cosa sia successo, quali siano le vere ragioni che hanno condotto alla morte del marito e quali siano le oscure trame che si dipanano dietro la facciata degli avvenimenti.

Insomma uno sceneggiato complesso, ricco di personaggi, di avvenimenti e di richiami all’attualità che faranno trascorrere quattro interessanti serate di suspense agli spettatori di Rai1.

Lo sceneggiato, diretto da Andrea Porporati, È Interpretato Da Vanessa Incontrada, Andrea Bosca, Giorgio Pasotti, Camilla Diana, Francesco Colella, Carmine Buschini, Beatrice Grannò, Martino Lauretta, Adriano Chiaramida.

È in onda in quattro puntate il lunedì sera in prima serata a partire dal 7 maggio.

Ugo Dell’Arciprete