30 maggio: giornata mondiale dell’enuresi

01/06/2017


Martedì 30 maggio, a Milano, presso lo spazio di E-Crudo in Via Savona 11 si è svolta una serata di sensibilizzazione ed informazione sull’enuresi notturna, vale a dire la perdita involontaria di urina durante il sonno in un'età superiore ai cinque anni.

Nell’occasione la pediatra ed urologa Maria Laura Chiozza (nella foto con Susanna Mrssaggio), alla presenza di Mario Sergi, Business Unit Director di Ferring, ha spiegato come prendersi cura, rassicurare e dare una mano alle mamme e ai papà in difficoltà.

L'enuresi è diffusa tra i bambini: circa il 5-10% dei bambini di 7 anni, infatti, bagna regolarmente il letto. Il problema può persistere fino all'adolescenza o addirittura l'età adulta.

L’evento ha celebrato la giornata mondiale dell'enuresi, il World Bedwetting Day (WBD), indetta dalla International Children's Continence Society (ICCS, Associazione Internazionale per la continenza pediatrica) e dalla European Society for Paediatric Urology (ESPU, Società europea di urologia pediatrica) per portare all'attenzione del pubblico e degli operatori sanitari un disturbo alquanto diffuso.

La giornata mondiale dell'enuresi infantile vuole incoraggiare le famiglie a parlare liberamente di questo disturbo con i medici e poter ottenere supporto.

Sebbene l'enuresi non sia causata direttamente da disturbi psicologici - ha spiegato Maria Laura Chiozza - chi ne soffre può svilupparne, soprattutto per quanto riguarda l'autostima che può tradursi anche in disturbi relazionali in età adulta

La campagna di sensibilizzazione sull'enuresi vuol far capire che si tratta di una condizione comune, che può e deve essere trattata: le problematiche, infatti, cessano una volta che l'enuresi è stata trattata con successo.

Solamente l'enuresi a esordio tardivo (secondaria) è associata ad un maggior rischio di problemi comportamentali, quale, ad esempio, la Sindrome da deficit di attenzione e iperattività. Gli eventuali problemi psicologici o comportamentali dovrebbero essere affrontati indipendentemente dai sintomi dell'enuresi.

E' sempre bene parlarne con il pediatra, per diverse ragioni - ha detto la dottoressa Maria Lauta Chiozza - sebbene la maggior parte di bambini che soffrono di enuresi notturna dalla prima infanzia non siano affetti da malattie del sistema nervoso che controlla il funzionamento della vescica o da disfunzioni anatomiche del tratto urinario, è comunque opportuno escludere tali cause con una visita di controllo dal proprio pediatra.

Il pediatra potrà valutare se l'enuresi notturna sia l'unico problema o se ve ne siano altri,da affrontare, come l'enuresi diurna, la vescica iperattiva (con necessità urgente di minzione), l’incontinenza fecale, la stipsi o frequenti infezioni del tratto urinario. Questi disturbi debbono essere affrontati prima di trattare l'enuresi.

In Italia, l'azienda farmaceutica Ferring, leader sul mercato, ha sviluppato l’iniziativa di sensibilizzazione ed informazione, dando voce a medici urologi, pediatri, come la dott.ssa Maria Laura Chiozza.