Milano, galleria A arte Invernizzi: François Morellet. Mappe visive

26/05/2017


Martedì 23 maggio 2017, presso la galleria A arte Invernizzi, è stata inaugurata la mostra Mappe Visive, personale di François Morellet, protagonista dell’arte internazionale sin dagli anni cinquanta.

La collaborazione con l’artista francese, iniziata nel 1994 con l’esposizione Dadamaino Morellet Uecker, tenutasi in occasione dell’apertura della galleria, ha portato negli anni alla realizzazione di numerose mostre personali sia in Italia sia all’estero e, a un anno dalla scomparsa del maestro, questa esposizione desidera mettere in luce il suo peculiare e personalissimo approccio al “fare arte”, ripercorrendo l’ultimo decennio della sua ricerca.

Nella prima sala del piano superiore sono esposte le ultime opere realizzate nel corso del 2016, appartenenti al ciclo “3D concertant”, in cui le direttrici nere, tratteggiate seguendo diverse gradazioni angolari, pervadono lo spazio bianco della tela e guidano l’occhio verso l’illusione ottica della terza dimensione. La combinazione tra rigore sistematico e incessante curiosità per la sperimentazione, che è una costante nella ricerca di Morellet, è evidente anche nella serie “Desarcticulation” (2012), in cui le superfici e il semicerchio dipinto si accostano e si sovrappongono su due differenti tele accostate, celando il reale con la geometria ed aprendo la via a molteplici percorsi visivi. Attraverso la combinazione di dissimili soluzioni linguistiche, di cui i titoli sono parte fondamentale, François Morellet crea un senso di continuo spaesamento che genera visioni ambivalenti, come nel caso di Lunatique neonly 4 quarts n.11 (2002). Qui i tubi al neon, la cui forma suggerisce quattro segmenti del medesimo cerchio, si adagiano intersecandosi sulla tela, anch’essa circolare, fino a sconfinarne in un ironico gioco di rimandi visivi e illusione percettiva.

Al piano inferiore della galleria, invece, si trovano i lavori del ciclo “π piquant neonly” (2005-2007) in cui i neon si svincolano dal limite imposto dal perimetro delimitato dalla tela e si definiscono liberamente nello spazio. La luce bianca e azzurra diviene, in questi lavori, elemento costitutivo. Le rette si susseguono in un andamento spezzato eppure continuo acquisendo una valenza costruttiva, anche a livello formale, che si traduce nella possibilità di una percezione consapevole, seppur pervasa da un persistente senso di ambiguità.

Il catalogo bilingue della mostra contiene la riproduzione delle opere in esposizione, un saggio di Massimo Donà, una poesia di Carlo Invernizzi ed un aggiornato apparato bio-bibliografico.

Info: François Morellet. Mappe Visive - Via Domenico Scarlatti 12, 20124, Milano - fino al 12 luglio 2017 - da lunedì a venerdì, dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 19, sabato su appuntamento - www.aarteinvernizzi.it.