Milano: esperti a confronto per la cura delle articolazioni

14/11/2016


Venerdì 11 e sabato 12 novembre a Milano, presso il Polo didattico dell’Istituto Ortopedico Gaetano Pini, si è svolto un corso scientifico avanzato sull’inquadramento diagnostico e sui principi di trattamento delle fratture articolari e iuxta-articolari.

L’iniziativa rientrava nei percorsi formativi della associazione OTC (Osteosynthesis & Trauma Care Association Italy), di cui è Presidente il dott. Guido Rocca di Campo Sampiero (Padova), per medici chirurghi specializzati e specializzandi in ortopedia e traumatologia e giovani medici che intendano aggiornarsi sulle metodiche più adeguate di intervento chirurgico a seconda dei diversi casi clinici. L’associazione punta alla promozione ed allo sviluppo in Italia dello studio delle scienze ortopediche e traumatologiche e di tutte quelle attività che possano contribuire al miglioramento del trattamento delle fratture e delle altre lesioni traumatiche dell’apparato locomotore umano, anche attraverso l’utilizzo di strumentazioni d’intervento innovative e non invasive.

Il corso è stato suddiviso per sessioni tematiche - ha spiegato il professor Giorgio Maria Calori, presidente dell’iniziativa e membro del consiglio direttivo Otc - ed ha trattato sistematicamente le fratture articolari e iuxta-articolari, evidenziando le novità di trattamento e cura. Oggigiorno la chirurgia è cambiata e anche i nuovi materiali ed il design delle protesi sono in continua evoluzione - ha proseguito il prof. Giorgio Maria Calori - pertanto si curano meglio le fratture delle articolazioni che sono, come è noto, in aumento.

Le due giornate hanno approfondito problematiche inerenti spalla, gomito, femore e tibia.

Venerdì 11 novembre sono stati approfonditi i trattamenti delle fratture articolari complesse di spalla, delle fratture sovracondiloidee di gomito con sintesi interna a minima e fissatore esterno articolato, delle fratture sovracondiloidee di gomito con placca e viti e sono state analizzate la protesizzazione nelle fratture complesse del gomito e le pseudoartrosi e perdite di sostanza dell’arto superiore. Sono stati illustrati anche i dati relativi alle indicazioni ed ai trattamenti chirurgici più appropriati per le fratture del femore e per le complicanze.

Sabato 12 novembre i relatori si sono concentrati sul trattamento delle fratture metaepifisarie prossimali di tibia e sul ruolo della fissazione esterna nel trattamento delle fratture metaepifisarie prossimali e distali di tibia, presentandone i vantaggi ed anche i limiti. Sono state anche oggetto di dibattito l’osteosintesi interna nel trattamento delle fratture del pilone tibiale e sulle pseudoartrosi, le infezioni e le perdite di sostanza nelle fratture iuxtaarticolari della tibiotarsica.

Due le lezioni magistrali: una sulle lesioni sottotrocanteriche a cura del professor Gilbert Taglang del Chru di Strasburgo ed una sulle vie chirurgiche al gomito tenuta dal professor Jean-Marc Feron del Saint Antoine University Hospital di Parigi.

Sono intervenuti in apertura delle due giornate anche il direttore generale dottor Francesco Laurelli e il direttore sanitario dottoressa Paola Navone della struttura Asst Istituto Gaetano Pini-Cto, in quanto nel corso dell'incontro è stato presentato tutto il percorso formativo e il programma didattico OTC (Osteosynthesis & Trauma Care Association Italy) che realizziamo con l’Università di Milano. - ha detto ancora Calori - Il nostro polo didattico è un punto di riferimento a livello internazionale. Per poter trattare in modo adeguato in particolare queste fratture articolari e iuxta-articolari occorre essere aggiornati e condividerne sia l’inquadramento corretto che i principi di trattamento. Ecco perché sono stati presentati pure casi clinici e le tecniche più innovative.