Alphonse Mucha: il profeta dell’Art Nouveau

21/04/2016


Si è aperta al pubblico il 15 aprile a Roma la prima grande retrospettiva dedicata all’artista ceco Alphonse Mucha, presso il Complesso del Vittoriano - Ala Brasini. La mostra, che sarà visitabile fino all’11 settembre 2016, si compone di oltre 200 opere tra dipinti, manifesti, disegni, opere decorative, gioielli e disegni preparatori degli arredi della Boutique Fouquet, così da ripercorrere l’interno percorso creativo del massimo esponente dell’Art Nouveau.

Alphonse Mucha (1860-1939) è stato uno degli artisti più celebri dell’Europa a cavallo tra ‘800 e ‘900: combinando immagini di donne seducenti a composizioni e layout tipografici innovativi creò originalissimi manifesti. Nacque così un nuovo genere di arte visiva fiorito nella Parigi della Belle Époque. Lo stile Mucha venne a indicare ben presto tutta una serie di opere grafiche e oggetti decorativi che arredavano le case dei cultori dell’arte a Parigi e in altri Paesi, diventando un’icona dell’Art Nouveau. Nel 1904, durante una visita negli Stati Uniti, i mass media salutarono in Mucha il più grande artista decorativo del mondo.

Ma Mucha non fu mai un artista innamorato solo dell’arte per l’arte: egli fu anche un convinto patriota e sostenitore dell’indipendenza politica delle Terre ceche e delle vicine regioni slave, suddite ai tempi della sua gioventù dell’impero austro ungarico. Quando la Cecoslovacchia nacque dalle ceneri della prima guerra mondiale Mucha ne fu una delle personalità più in vista, creando praticamente da solo quella che oggi chiameremmo la sua Corporate image: banconote, francobolli, stemmi della nuova Repubblica e così via. Inoltre l’amore di Mucha per la propria terra e per gli ideali utopici si manifestò nel suo capolavoro, l’Epopea slava (1911-28).

La mostra illustra con dovizia di particolari e pluralità di opere l’intero percorso creativo dell’artista attraverso sei sezioni tematiche.

La prima sezione - Un boemo a Parigi - ripercorre dapprima gli esordi del Mucha bohémien e analizza poi il successo ottenuto grazie ai lavori incentrati su Sarah Bernhardt.

Nella seconda sezione - Un creatore di immagini per il grande pubblico - l’approccio muchiano alla produzione di manifesti e alla creazione del caratteristico “stile Mucha” è approfondito attraverso esempi d’arte pubblicitaria e pannelli decorativi.

La terza sezione - Un cosmopolita - presenta l’ascesa di Alphonse Mucha verso la fama sullo sfondo dell’Esposizione universale del 1900 attraverso una serie di lavori associati all’evento parigino e alla collaborazione con il celebre gioielliere francese Georges Fouquet.

Nella quarta sezione - Il mistico - assistiamo ad una evoluzione nella personalità di Mucha che, sul finire dell’Ottocento, si sente attratto dallo spiritualismo e diventa amico del celebre drammaturgo svedese August Strindberg. Molto vicino a un circolo teosofico parigino, nel 1898 Mucha entra a far parte della loggia massonica della città, e le influenze dello spiritualismo e della filosofia massonica diventano particolarmente evidenti nel suo libro illustrato Le Pater.

La quinta sezione - Il patriota - è invece dedicata alla dimensione patriottica di Mucha attraverso una grande varietà di lavori eseguiti per il proprio Paese, prima e dopo la sua indipendenza.

La Sesta sezione infine - L’artista-filosofo - parte dalla nascita della Cecoslovacchia e illustra come Mucha seguita ad approfondire la tematica dell’unità slava fino alla fine della sua esistenza.

La mostra si chiude con l’ultimo progetto di Alphonse: il trittico L’età della ragione, L’età della saggezza, L’età dell’amore, concepito come un monumento all’umanità intera. Anche se Mucha non fu in grado di portare a termine il progetto, gli studi eseguiti per questo trittico sono ancora in grado di trasmettere il suo messaggio di pace universale.

Orario apertura dal lunedì al giovedì 9.30 - 19.30, venerdì e sabato 9.30 - 22.00, domenica 9.30 - 20.30 (La biglietteria chiude un'ora prima).

Biglietti: intero € 13,00, ridotto € 11,00.

Info: www.ilvittoriano.com

Ugo Dell’Arciprete