Anna e Yusef di Cinzia TH Torrini

02/09/2015


Alla ripresa della programmazione autunnale RAI 1 lancia sui piccoli schermi l’ultima fatica di Cinzia TH Torrini, la fiction in due puntate “Anna e Yusef - Un amore senza confini”.

Il fil rouge è in effetti una storia d’amore, come dice il sottotitolo, ma indubbiamente questa fiction lascia anche larghissimo spazio al sociale: tanti sono infatti i temi di attualità che fanno da sfondo al legame tra i protagonisti.

Anna, fisioterapista trentina con un matrimonio fallito alle spalle, è legata al tunisino Yusef, brillante giovane venuto in Italia in modo assolutamente regolare, laureato ottimamente in ingegneria e ben inserito nel mondo del lavoro. I due convivono da tempo, hanno una bambina e tutto filerebbe tranquillo (anche se con molta freddezza dei suoceri, che non amano quel genero straniero), se non accadesse un giorno che Yusef, per un equivoco basato parte su una omonimia, parte su una falsa testimonianza, viene preso per un criminale ed espulso dall’Italia.

Non è possibile raccontare qui in poche righe tutto ciò che avviene nel seguito della vicenda, che vede Anna e la figlia raggiungere Yusef in Tunisia, aiutarlo nella ricerca di prove che possano scagionarlo, restando però tutti coinvolti negli scontri della primavera araba del 2011 con la presunta morte di Yusef. Anna, vittima questa volta lei della non accettazione da parte dei suoceri, torna avventurosamente in Italia con la figlia, salvo scoprire proprio nel momento più drammatico del ritorno che Yusef è ancora vivo, per il più classico degli happy end.

La complessa e drammatica vicenda di Anna e Yusef è l’aggancio per richiamare vari temi di attualità più o meno recente, a cominciare dall’attualissimo problema dei migranti dal Nord Africa, tra i quali Anna si ritrova imbarcata per il rientro in Italia. In verità il viaggio di Anna, pur disagiato, sembra quasi una gita in barca rispetto alle tragiche notizie degli ultimi giorni su maltrattamenti, stive stracariche e spesso piene di morti soffocati, ma una situazione del genere sarebbe stata davvero eccessiva nel contesto di una fiction per famiglie.

Altro tema scottante toccato di sfuggita, nella fase in cui Yusef cerca in Italia le persone che possano discolparlo, è la situazione di degrado e di sfruttamento dei clandestini nella zona di Castelvolturno, così come pure vediamo trattata la vicenda della prima rivolta a Tunisi di quella che sarà la stagione della primavera araba; ovviamente la fiction non ha la pretesa di approfondirne tutti gli aspetti, ma lascia comunque intravedere la corruzione e le connivenze tra governanti, ceti ricchi e trafficanti di clandestini che furono alla base della sollevazione.

Non mancano poi spunti interessanti anche su un piano più personale che sociale, con la rappresentazione delle difficoltà che possono incontrare un uomo e una donna che si amano ma che provengono da paesi, culture e religioni diverse; di queste diversità ci sono però anche gli aspetti positivi, come la scoperta da parte di Anna della bellissima cerimonia tradizionale che accompagna il matrimonio di una sorella di Yussef.

Insomma uno sceneggiato che in poche ore condensa una grande varietà di temi e che sicuramente troverà l’apprezzamento del pubblico televisivo, come è consuetudine per questi agili lavori in due puntate di RAI 1.

La regia, come detto, è di Cinzia TH Torrini, da una idea di Paola Lucisano che ne è anche sceneggiatrice e produttrice insieme a RAI Fiction. I protagonisti sono Vanessa Incontrada (Anna) e Adel Bencherif (Yusef), con la piccola Elettra Rossiello che è la figlia Nadira. La fiction andrà in onda in prima serata su RAI 1 lunedì 7 e martedì 8 settembre.

Ugo Dell’Arciprete