Lunedì 23 febbraio, su Rai5, prende il via “L'arte secondo Dario Fo”: 10 appuntamenti, tutti in prima serata, a cura di Rai Cultura sui grandi dell'arte italiana (Caravaggio, Correggio, Raffaello, Michelangelo, Leonardo, Mantegna e Giotto) e su Picasso, realizzati in tempi e anni diversi, a partire dal 1999, ma sempre con l'approccio unico del Nobel.

Fo, con il supporto di Franca Rame, sua compagna nella vita e nell'arte e il supporto di tele e tavole da lui stesso dipinte, illustra al pubblico la vita e le opere dei grandi maestri dal medioevo all'età contemporanea, ripercorrendo gli sviluppi salienti dell'arte occidentale attraverso le vicende politiche e sociali dei suoi protagonisti.

Il nuovo format è stato presentato stamane a Milano, alla Pinacoteca di Brera, alla presenza di Luigi Gubitosi, direttore generale della Rai, Sandrina Bandera, sovrintendente della Pinacoteca, Silvia Calandrelli, direttore di Rai Cultura, Felice Cappa, il regista e, ospite d'eccezione, un coinvolgente Dario Fo.

Riuscire a riportare Dario Fo in tv é stato uno dei successi di questi anni. - ha detto Luigi Gubitosi - Per troppo tempo le strade di Dario Fo e della Rai non si sono più incontrate e ora dobbiamo recuperare il tempo perduto. La Rai sta spingendo molto sulla cultura e in particolare sul teatro provando a riportarlo in prima serata. E' un occasione per avvicinare il pubblico più giovane.

Fo si è detto anche interessato a realizzare qualcosa per l’Expo, magari sul cibo, ma … legandolo al problema del cibo, a dove trovarlo per miliardi di persone che soffrono la fame. Quello del cibo ha aggiunto non è un problema che può essere delegato alle multinazionali come - accusa - ha fatto Expo.